Le ragazze di Lars Von Trier iniziano la loro educazione sentimentale facendo una scommessa: chi rimorchierà di più durante un viaggio in treno, vincerà un pacchetto di caramelle. Ecco, tutto questo ai tempi dell’alta velocità non sarebbe possibile. Quegli ampi scompartimenti a sei posti con le poltrone in finta pelle reclinabili dove si è costretti a guardarsi negli occhi e a eludere o compiacere gli sguardi in un gioco di seduzione magnetica e sensuale, non esistono più. I corridoi oggi sono tra due file di posti a sedere e quelle camminate eccitate e febbrili del film risulterebbero complicate.
I bagni poi non sono più in fondo al vagone, grandi, sporchi, maleodoranti e… Comodi. Sono raddoppiati nel numero e dimezzati nelle dimensioni. Ma anche se per qualche fortunata coincidenza si riuscisse a concupire qualcuno, attraversare il corridoio, entrare nel bagno senza dare nell’occhio, nel bel mezzo della battaglia erotica arriverebbe il solerte addetto alle pulizie (mai esistito nei tempi che furono), che col passepartout senza bussare, aprirebbe la porta…
Con l’alta velocità si può fare di tutto, tranne che amare.
E Lars Von Trier è decisamente un regista no tav.
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