Notte, quasi mattino; un vecchio pub di periferia è il luogo in cui si incontrano due donne, dal passato e dalla vita completamente antitetici. Mentre la tenutaria del pub sta pulendo il locale, lasciato quasi abbandonato dal marito alcolizzato che dorme in un angolo, bussa alla porta una donna (Sabrina Dodaro), con un cappello in testa e una grande borsa, dai modi alquanto strani. Sembra voler nascondere la sua identità; chiede di bere un wisky. La padrona del locale Desideria (Laura de Marchi), inizialmente la scambia per una prostituta e non vuole acconsentire a servirla, tanto più che ormai il locale è chiuso; ma poi si rende conto che si tratta della famosa attrice Veronica Lopez, il suo idolo. Desideria e Veronica hanno occasione di fare amicizia e raccontarsi le loro vite, i fallimenti affettivi, soprattutto i sogni infranti: il matrimonio che desideravano è stato frutto di dolore e afflizione. La mancanza di un figlio e l’impossibilità di essere madre, ha generato frustrazione e sete di rivalsa e vendetta proprio sul quel compagno che non le ha comprese, o tutelate.
Ispirato ironicamente alla “Salomè” di Oscar Wilde il testo, che poteva sviluppare meglio il conflitto drammaturgico (i tre personaggi si presentano come tre monologanti, senza dare un senso alla presenza simultanea in scena), si conclude con un finale interessante e inaspettato.
Il pregio dello spettacolo è la leggerezza, anche se l’allestimento non presenta particolari soluzioni registiche. Sui tre attori spicca la bravura di Laura de Marchi, che porta in scena il suo personaggio in modo spontaneo e accattivante, in un gioco affabulatorio che tiene gli spettatori in sospeso fino alla fine.
Titolo | Una notte di salomè |
Autore | Emanuele Vacchetto |
Regia | Marcello Cotugno |
Musiche | Marcello Cotugno |
Scene | Daniele Forlani |
Interpreti | Laura De Marchi, Sabrina Dodaro, Alessandro Contini |
Produzione | Circolo degli Artisti |
Anno | 2010 |
Genere | Drammatico |
Applausi del pubblico | null |
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