Ti ho sposato per allegria? O per opportunità? O perché si era fatta una certa età? O perché se non mi sposi tu, chi mi sposa? Intorno a questa varietà di possibilità si dipana la commedia di Natalia Ginzburg “Ti ho sposato per allegria”, portata a teatro da Piero Maccarinelli con Emanuele Salce e Chiara Francini, nei ruoli della coppia di freschi sposi protagonista.
Lei viene da un piccolo paese dell’Appennino romagnolo, lui è un avvocato benestante; sposatisi di fretta in Comune dopo poche settimane di conoscenza e contro il parere della cattolicissima madre di lui, i due si trasferiscono in un piccolo appartamento affacciato su una collina residenziale di Roma, in compagnia di una domestica chiacchierona e tuttofare.
Il primo atto è visto dalla parte della neo sposina: un monologo che mette al corrente la domestica (e di conseguenza il pubblico) delle vicende che l’hanno portata a sposare il maturo avvocato. Fiume in piena ricco di dettagli, il racconto si dipana tra i toni leggeri e drammatici di una vita fatta di praticità allo stato puro che disegna un Paese, l’Italia della seconda metà degli Anni Sessanta, tra moralismo di facciata e un catto-comunismo imperante, che indirizzava costumi e consumi. Brava, spigliata, leggera il giusto la Francini nel dare voce, corpo, movenze feline ed innocenza leggiadra alla sposina e sostenere sulle giovani spalle il peso dell’intera prima parte della pièce.
Il secondo atto si fa invece più corale, più variegato grazie all’entrata in scena della madre di lui e della di lui sorella svampita e ‘assente’. Quanto raccontato all’inizio, prende forma consistente nel secondo atto, grazie al confronto/scontro con i nuovi personaggi, a cui fa da contraltare l’apparente svampitezza di lei ed il puro, freddo, glaciale pragmatismo di lui. Un confronto che genera principalmente risate, lasciando anche un velo di melanconia e riflessione sull’Italia che fu…
“Ti ho sposato per allegria”, con scene fisse di Paola Comencini, è uno spettacolo diviso in due che convince solo a tratti, ma che complessivamente è ben interpretato da tutti i protagonisti, diretti con mano ferma, asciutta e senza fronzoli di Maccarinelli.
Titolo | Ti ho sposato per allegria |
Autore | Natalia Ginzburg |
Regia | Piero Maccarinelli |
Musiche | Antonio Di Pofi |
Scene | Paola Comecini |
Costumi | Sandra Cardini |
Luci | Gianni Staropoli |
Interpreti | Chiara Francini, Emanuela Salce, Anita Bartolucci, Giulia Weber, Valentina Virando |
Produzione | Roberto Toni per ErreTiTeatro30, Teatro Della Pergola Fondazione |
Anno | 2013 |
Genere | commedia |
Applausi del pubblico | Ripetuti |
In scena | fino al 2 febbraio 2014 al Teatro Sala Umberto | Roma |
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