Racconta il poema persiano di Farid Al-Din Attar “La Conferenza degli uccelli”, che trenta uccelli si misero in viaggio e per terminare il loro percorso dovettero attraversare sette valli, una più difficile delle altre. Peter Brook e la sua assistente Marie-Hélène Estienne, prendono per mano lo spettatore e lo accompagnano nell’esplorazione della sesta valle del cervello umano: quella dello stupore.
Con una ricerca iniziata da “The man who” (spettacolo precedente), il grande regista ha voluto osservare, entrando a stretto contatto con medici e pazienti, il comportamento imprevedibile delle persone affette da problemi neurologici (quelle che un tempo erano chiamati “pazzi”).
In “The Valley of Astonishment” la ricerca si è concentrata sulle persone per le quali il colore, la musica, le immagini e le sensazioni sono in stretta correlazione, creando interferenze (in gergo tecnico-scientifico si parla di sinestesia). Cosa succede nel momento in cui vivono in una società come la nostra, che ragiona per categorie? In quale categoria verranno messi? Quanto la diversità sarà causa della sofferenza e quanto motivo di felicità?
Kathryn Hunter, Marcello Magni e Jared McNeill – attori dotati di forte personalità scelti da Brook -, rivivono tre storie: una donna capace di ricordare in pochi secondi interi elenchi di parole, un uomo che ha imparato a muovere e a guidare il suo corpo con lo sguardo e alcuni medici entrati a contatto con loro. Peter Brook è riuscito a spiegare le patologie senza indicazioni scientifiche: attraverso il gioco del teatro, che vive di grande semplicità comunicativa, le gioie e le sofferenze di queste persone arrivano direttamente al cuore. Sono storie sorprendenti, che colpiscono l’immaginazione. Il cervello è una terra sconosciuta, le sue pieghe per alcuni sono voragini vertiginose.
Il teatro di Brook è un teatro potente, che non impartisce lezioni borghesi sulla vita ma che attraverso l’accoglienza e la condivisione, invita a riflettere sulla ricchezza della singolarità di ognuno di noi e sull’importanza dell’accettazione sociale.
Titolo | The Valley of Astonishment |
Autore | Peter Brook, Marie-Hélène Estienne |
Regia | Peter Brook, Marie-Hélène Estienne |
Musiche | Raphaël Chambouvet, Toshi Tsuchitori |
Scene | Arthur Franc |
Costumi | Alice François |
Interpreti | Kathryn Hunter, Marcello Magni, Jared McNeill |
Produzione | C.I.C.T./Théâtre des Bouffes du Nord, Theater for a New Audience, New York, Les Théâtres de la Ville de Luxembourg |
Anno | 2014 |
Genere | Commedia |
Applausi del pubblico | Ripetuti |
In scena | dal 29 aprile al 31 maggio, Théatre des Bouffes du Nord, Parigi; dal 7 giugno 2014 ad Amsterdam; dall'11 al 14 giugno al Warwick Arts Centre (Coventry/UK); dal 20 giugno al 12 luglio a Londra; dal 5 al 7 settembre Musikfest Bremen, Brême; dal 14 settembre al 5 ottobre Theatre for a New Audience, New York; dal 15 al 17 ottobre 2014 Forum Meyrin, Genève, Suisse; dal 23 al 26 ottobre Festival de Otoño, Madrid; dal 12 al 15 novembre Théâtre d'Arras, Arras; dal 25 al 27 novembre Les Théâtres de la Ville de Luxembourg; dal 10 al 14 dicembre 2014 Le Théâtre du Gymnase, Marseille |
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