È bonario e un po’ sbadato il Dio di Rainer Maria Rilke; un Dio delle piccole cose, tascabile quanto un ditale: «Qualunque cosa può essere il buon Dio, basta soltanto dirglielo». Non è molto convinto della propria onniscienza; basta che si appisoli o si distragga un momento ed ecco che le creature sono già sfuggite al suo controllo. Talvolta si arrabbia, magari si mette a discutere con un angelo, ma gli passa subito: torna al lavoro e riaffiora il sorriso. Il “Buon Dio” di Rilke è un Dio che crea, con poca razionalità e molta poesia: un Dio artista che è incuriosito dall’uomo, fino ad amarlo ancor più delle proprie stesse mani.
L’autore boemo scrisse le “Storie del Buon Dio” nel 1899: «Narrate ai grandi perché le ripetano ai bambini». Il regista Amândio Pinheiro, con i bravi attori Laura Nardi e Danilo Nigrelli, ha scelto di rappresentare alcuni racconti, rivolgendosi soprattutto agli adulti ma con il linguaggio e gli strumenti propri di un gioco di bambini. La scena ideata da Laura Cortini si avvale di palloncini colorati, sagome ritagliate nel cartone e lavagne luminose, fantasiosi pupazzi di pane e verdure; stupende le scatole magiche che si sovrappongono in una veneziana torre di Babele, ad inseguire un orizzonte che è insieme mare e visione divina.
Lo spettacolo, premiato nell’edizione 2013 dei Teatri del Sacro, scorre lieve, fiabesco e un po’ incerto come i disegni fatti scendere sulla corda da funambolo, con qualche eccesso didascalico nell’illustrare visivamente i racconti. L’idea del filo conduttore è simpatica, sebbene alla lunga rischi di diventare ripetitiva: i protagonisti sono gli addetti di un fantomatico ufficio per le “domande rimaste senza risposta” e passano repentinamente da un quesito all’altro. Il telefono squilla di continuo, naturalmente sono i bambini a porre le domande più insistenti e profonde: domande che mettono in difficoltà, alle quali Rilke sa dare una risposta «sconclusionata» e surreale, destreggiandosi fra amore e morte, povertà e mistero della creazione. I bambini e gli artisti possono rivelare a Dio com’è fatto l’uomo, e all’uomo com’è fatto Dio.
Titolo | Storie del Buon Dio |
Autore | drammaturgia Laura Nardi in collaborazione con Alessandro Hellmann, liberamente ispirato a Storie del Buon Dio di R. M. Rilke |
Regia | Amândio Pinheiro |
Scene | Laura Cortini |
Luci | Marco Maione |
Interpreti | Danilo Nigrelli e Laura Nardi |
Durata | 50' |
Produzione | Associazione Culturale Causa |
Anno | 2013 |
Applausi del pubblico | Ripetuti |
In scena | dal 17 al 19 marzo 2015 al Teatro India - Lungotevere Vittorio Gassman, Roma |
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