Una voce nella notte, lo speaker di “Radio Argo” (Peppino Mazzotta), fa compagnia a chi vuole mantenere viva la memoria. Come fosse un coro greco, l’oratore radiofonico narra e anticipa gli accadimenti: dall’assassinio-sacrificio della bellissima figlia Ifigenia ad opera del padre Agamennone, al ritorno vittorioso di quest’ultimo da Troia insieme a Cassandra, principessa troiana diventata sua schiava. Sei microfoni contornati da una quantità barocca di fiori rossi e lumini. È questa la scena morbosa che accompagna l’originale riscrittura dell’Orestea di Igor Esposito per la regia di Peppino Mazzotta. I sei microfoni danno voce e amplificano i tratti dei protagonisti della trilogia di Eschilo: Ifigenia, Clitennestra, Egisto, Agamennone, Cassandra e Oreste vengono presentati separatamente, indagati nella loro personalità e scavati nell’intimo.

Con la versatilità tipica del commediante dell’arte, Mazzotta entra ed esce con facilità dai sette personaggi: maschera il volto della paura di Ifigenia, della lussuria di Egisto, dell’ambizione di Clitennestra, della superbia di Agamennone e del senso di colpa di Oreste. Il tema portante di “Radio Argo” è senza dubbio il potere: le voci predominanti sono quella di Agamennone e di Oreste. Agamennone è il re che, senza mezzi termini, annuncia al popolo che il sistema sociale ha bisogno di qualcuno che detenga il potere e che lo faccia attraverso la ricchezza. Gli fa da contraltare Oreste, che rinuncia a ogni forma di potere dopo l’uccisione della madre e del suo amante. «Staccatevi dalla pelle la vanità» è il suo grido di libertà e di anarchia. L’ambientazione surreale e carica di tensione emotiva, il grido di libertà contro ogni forma di vanità legata al potere, la riscrittura contemporanea, aspra, inquietante e cruda, rendono questo spettacolo un’opera unica. Da non perdere.

TitoloRadio Argo
AutoreIgor Esposito
RegiaPeppino Mazzotta
MusicheMassimo Cordovani
SceneAngelo Gallo
CostumiRita Zangari
Suono Andrea Ciacchini
InterpretiPeppino Mazzotta
Durata80'
ProduzioneRossosimona
OrganizzazioneMonica Vicinanza
Anno2011
Light e stage designPaolo Carbone
Applausi del pubbliconull
In scenain tournée