On cominciato Off finito nasce dall’incontro tra due artisti, impegnati nella ricerca sul movimento e sul suono: la coreografa Silvana Barbarini di Vera Stasi (storica compagnia romana di danza contemporanea http://www.verastasi.com/), e Johannes Dimpflmeier artista italo-tedesco. Lo spettacolo ruota intorno alle sculture in movimento e alle macchine di Johannes: robot parlanti, strumenti musicali, architetture audiovisive con cellule, sensori, amplificatori e una loro sottile poetica.
Il magico mondo dell’artista – che ci accoglie all’ingresso in sala con altre quattro sue creature, dolcissimi robot costruiti con materiali semplici, di audace complessità e precisione – viene enfatizzato dai movimenti degli interpreti, che insieme agli oggetti trasformano in suono l’energia luminosa o quella dei muscoli. L’elettricità (On/Off acceso/spento) è un altro elemento drammaturgico, scorre tra i numerosi cavi, accende gli apparecchi e i personaggi. “Lo spettacolo – si legge nel programma di sala – mette in scena una genesi rovesciata: sono le macchine a dare vita ai corpi umani, dapprima solo ombre. Ma il tono non è apocalittico, anzi è la fantasia a dominare la scena e a impadronirsi dello spettatore”.
Un interessante esperimento di interazione tra corpo e macchina, tecnologia e movimento, corredato da un efficace gioco di luci e ombre. Una performance complessa e originale, dove a tratti sembrano mancare la coesione tra le varie scene che si susseguono e l’intesa tra gli interpreti. Ma non chiamatela danza contemporanea! [simone pacini]
Titolo | On cominciato Off finito. Evento di arte visiva e danza con macchine sonore e sculture cinetiche |
Regia | Silvana Barbarini |
Musiche | Luigi Parravicini |
Scene | Johannes Dimpflmeier |
Costumi | Fernanda Pessolano |
Coreografie | Silvana Barbarini |
Produzione | Associazione Vera Stasi |
Anno | 2008 |
Genere | sperimentale |
Applausi del pubblico | null |
Danzatori | Eugenia Amisano, Cristina Failla, Caterina Genta, Nadia Scarpa, Amoni Vacca |
Compagnia | Vera Stasi |
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