Non ti pago

“Non ti pago” è un omaggio a Luca De Filippo, attore e regista scomparso poco più di un anno fa. Portare in scena il lavoro con la dedizione e la maestria di cui danno prova sul palcoscenico tutti gli attori della sua compagnia, è il modo migliore per ricordarlo e per difendere, allo stesso tempo, il patrimonio culturale di una delle più antiche famiglie della tradizione teatrale napoletana. Tra le commedie più brillanti del repertorio eduardiano, che lo stesso grande drammaturgo napoletano ha definito “una commedia molto comica che secondo me è la più tragica che io abbia mai scritto”, “Non ti pago” porta in scena gli elementi imprescindibili della tradizione napoletana: il sogno, il gioco e la scaramanzia. Le atmosfere magiche, originarie della commedia scritta negli anni Quaranta, vengono conservate nella scena insieme ai disegni e i corrispondenti numeri dell’interpretazione dei sogni, che contornano il palcoscenico.

Il cuore della storia vede Ferdinando Quagliuolo, gestore di un botteghino di banco lotto a Napoli, giocare con accanimento, senza indovinare mai un numero. Al contrario, l’impiegato e futuro genero Mario Bertolini, interpretando i sogni, colleziona vincite su vincite fino a raggiungere quattro milioni di lire, grazie a una quaterna giocata con i numeri dati in sogno dal defunto padre del suo datore di lavoro. Accecato da una feroce invidia, Don Ferdinando si rifiuta di pagargli la vincita e rivendica il diritto di incassare la somma per sé sostenendo che lo spirito di suo padre avrebbe commesso un involontario scambio di persona recandosi per errore nella vecchia abitazione della famiglia Quagliolo dove ora risiede il giovane Bertolini…

Agli attori in scena non si può che rivolgere un applauso per la maestria: artigianato talentuoso e fedele alla tradizione. Le musiche di Nicola Piovani e le scenografie inneggianti alla numerologia e ai sogni completano un quadro già di per sé perfetto. L’affettuoso e appassionato applauso finale è per Luca De Filippo il cui lavoro continuerà ad andare in scena.