Il testo teatrale di Puskin “Mozart e Salieri” sul quale si innesta la drammaturgia di Alberto Oliva e Mino Manni, è un atto unico rappresentato per la prima volta nel 1832 al Bolsoj di San Pietroburgo: si basa sull’ipotesi (in auge al tempo di Puskin e frutto di una confessione fugace in punto di morte), secondo cui Salieri roso dall’invida nei confronti di Mozart lo avesse assassinato tramite avvelenamento.
Salieri contro Mozart, lo studio contro l’ispirazione, il talento contro il genio. Queste le lenti focali attraverso le quali leggere il rapporto complice e burrascoso tra il Maestro e l’allievo, che lo spettacolo “Mozart e Salieri” ben descrive. Una discesa negli inferi della mediocrità, dell’ambizione artistica tarpata dal senso di inferiorità; il dramma di Salieri è di avere avuto abbastanza talento per riconoscere la genialità di Mozart, ma non tale da poterla superare.
Attraverso una serie di corde tese, le belle scenografie di Francesca Barattini costruiscono le sbarre di una immensa gabbia, in cui il talento di Salieri viene imprigionato fin quasi a spingerlo al suicidio, sbarre di una gabbia che il genio di Mozart trasforma in linee di un pentagramma su cui apporre le note dei suoi inarrivabili capolavori. L’arte per Salieri è studio, sudore, sofferenza; per Mozart è follia, spensieratezza, gioia. Aspetti che ben sottolinea la recitazione dei protagonisti: Manni nel ruolo di Salieri adotta un tono recitativo accademico, basato su perfetta dizione, rigidità vocali e posturali da grand’attore di fine Ottocento; Palla è un Mozart egogentrico, folle, quasi autistico nella composizione, con una recitazione sincopata e sconnessa che ben rende (anche sul ricordo cinematografico di Tom Hulce, l’Amadeus del film di MIlos Forman) la particolarità del genio di Salisburgo.
Uno spettacolo affascinante, di lenta ma inesorabile seduzione, che si apprezza, come un buon vino, anche e sopratutto a distanza di tempo.
Titolo | Mozart e Salieri |
Autore | Aleksandr Puskin |
Adattamento | Alberto Oliva, Mino Manni |
Regia | ALberto Oliva |
Musiche | Ivan Bert |
Scene | Francesca Barattini |
Costumi | Marco Ferrara |
Luci | Alessandro Tinelli |
Interpreti | Mino Manni, Davide Lorenzo Palla |
Durata | 60' |
Produzione | I Demoni, Outoff Teatro, Next |
Anno | 2015 |
Genere | drammatico |
Applausi del pubblico | Ripetuti |
In scena | fino al 31 Maggio al Teatro Belli di Roma |
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