«Col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati» (dal Vangelo secondo Matteo)
«La misura con la quale sarete misurati»: secondo l’apostolo Matteo, è la giustizia divina che pone fine alle ingiustizie degli uomini. Ma la misura che l’uomo adotta per rispondere agli accadimenti del mondo circostante è, prima di tutto, valutazione della propria giustizia interiore, grazie alla quale trova sollievo rispetto a ciò che ritiene ingiusto. Nell’oscura commedia di William Shakespeare “Misura per Misura”, la raffinata regia di Valentino Villa propone il tema con una chiave di lettura intima che traspare limpidamente dai corpi dei giovani attori.
In una Vienna degli anni ’30 dove imperversano crimine e prostituzione il luogotenente Angelo, uomo di fiducia del Duca Vincenzo, scelto per sostituirlo in un lungo periodo di assenza, rinforza le politiche morali ed emana una sentenza di morte per Claudio che ha messo incinta la sua fidanzata prima del matrimonio. Quando Isabella, sorella di Claudio, chiede ad Angelo di salvare la vita del fratello, costui si rivela per quello che è: annullerà la sentenza di morte a condizione che Isabella si conceda a lui. Si apre così per la devota Isabella un dilemma che tocca a fondo la moralità e la dignità non solo della sua persona ma anche di quella del fratello. In risposta a un potere torbido e corrotto vengono indagate le fragilità dell’animo umano quando ogni senso di giustizia viene profondamente violato e offeso. Il risultato non è banale e si apre uno spazio di riflessione su alcuni binomi a partire da quello tra politica ed etica e giustizia e compassione, fino ad arrivare alla contrapposizione tra lussuria e devozione, altruismo ed egoismo.
L’uso del fondo del palcoscenico e degli spazi laterali come camere separate permette la coesistenza di spazi mentali collegati a quelli reali del bordello e della prigione. La scelta di rappresentare gli accadimenti attraverso immagini sovrapposte dal richiamo cinematografico o pittorico come l’omaggio a Vermeer e alla sua “La ragazza con l’orecchino di perla”, conferisce allo spazio scenico una forza evocativa. A Marco Angelilli (trainer e collaboratore della compagnia Ricci/Forte), il regista affida la cura dei movimenti, mentre a nove giovani e bravi attori (ex allievi diplomati dalla scuola Teatro Azione), è assegnata la sfida della concretezza della parola shakespeariana e la sua dimensione simbolica, per un risultato raffinato e al contempo delicato.
Titolo | Misura per Misura |
Autore | William Shakespeare |
Adattamento | Valentino Villa |
Regia | Valentino Villa |
Scene | Francesco Mari |
Costumi | Maria Sabato |
Coreografie | Movimenti: Marco Angelilli |
Aiuto regia | Maura Pisciarelli |
Interpreti | Tommaso Arati, Daniele Bianchini, Alessandro Castiglia, Dario Guidi, Gabriele Pestilli, Adele Pani, Indri Qyteza, Francesco Rizzo, Serena Sansoni |
Durata | 60' |
Produzione | Teatro Azione |
Anno | 2016 |
Genere | Black comedy |
Applausi del pubblico | Scroscianti |
Compagnia | Teatro Azione |
In scena | Teatro Brancaccino via Mecenate 2, Roma - dal 25 febbraio al 13 marzo 2016 da giovedì a sabato ore 20.00 | domenica ore 17.30 matinées ore 11.00 |
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