Quando si mette in scena un testo di drammaturgia contemporanea anglosassone, si deve considerare il rischio che il gap culturale possa incidere sulla comprensione e sull’efficacia della messa in scena. Pericolo ampiamente esorcizzato da “Lungs” di Duncan Macmillan per la regia di Massimiliano Farau. Lo spettacolo, prodotto dalla Fondazione Teatro Due di Parma, ha già debuttato a Roma lo scorso autunno all’interno della rassegna Trend – Nuove frontiere della scena britannica.

Lungs (in italiano “polmoni”) è una pièce semplice, come respirare. E come il respiro ha un ritmo serrato di fiati, violento e delicato, struggente e divertente, singhiozzante per il riso e il pianto. Drammaturgo nonché regista, il poliedrico Macmillan ha lavorato anche per radio, cinema e televisione, dando corpo ad un linguaggio traslato dal piglio colloquiale, che vive di un movimento interno, tipico del parlato. L’autore disegna un ritratto attuale e ironico di una storia d’amore qualunque, spiazzante e brutalmente onesta, ironica e tagliente: le voci di una generazione per la quale l’incertezza è un modo di vivere, un ambiente liquido in cui fluttuare in due.

In un’epoca di ansia globale, terrorismo, incertezza climatica e instabilità politica, in un tempo serrato che non lascia margine neanche al respiro, una giovane coppia inizia la fatidica discussione sull’avere o meno un bambino. Sul palco, i talentuosi e Sara Putignano e Davide Gagliardini, sono complici in uno spazio scenico ristretto e privo di qualsiasi elemento scenografico. Una sola luce piazzata accompagna lo spettacolo dall’inizio alla fine, senza cambi ulteriori. Tutto è lasciato all’immaginazione: nessun escamotage tecnico a sorreggere gli attori, dunque, costretti ad un ascolto reciproco che non concede la minima distrazione. Nonostante ciò, i due protagonisti si dimostrano abilissimi nel sostenere un ritmo serrato, attraverso una recitazione asciutta che non sacrifica le sottili sfumature del testo. Farau asseconda con rispetto una drammaturgia forte nella sua semplicità, attuale e universale, senza forzarne o esasperarne i toni, per raccontare la crisi di una generazione con grazia e sensibilità fino all’inaspettato finale, in cui il tempo subisce un’accelerazione spiazzante e commovente. Da non perdere.

TitoloLungs
Autore Duncan Macmillan
AdattamentoTraduzione di Matteo Colombo
RegiaMassimiliano Farau
InterpretiSara Putignano e Davide Gagliardini
Durata105'
ProduzioneFondazione Teatro Due
Anno2013
GenereDrammaturgia contemporanea anglosassone
Applausi del pubblicoRipetuti
In scenaDal 17 al 29 marzo 2015 al Teatro dell'Orologio