I grandi occhi spalancati di Andrea Cosentino raccontano di speranza e sgomento, perplessità distaccata, ironico cinismo ed estasi mistica. Occhi che osservano e che incarnano il singolare campionario antropologico che viaggia verso Lourdes: malati più o meno immaginari, storpi e sciancati, vecchie bizzose e incontinenti, preti armati di megafono, esotici barellieri e salumieri burloni. Poi c’è lei, la protagonista: rassegnata “dama di carità” volontaria, sconfortata in cerca di conforto; incongrua crocerossina, ingessata in ridicoli abiti da suora laica, le candide ciabatte da ospedale e un lutto ancora da elaborare. Si sente un corpo estraneo nella folla di fedeli, pur essendone ella stessa, in fondo, parte integrante.
Dipingendo a parole lo squallore delle cuccette sul treno, il clima da gita e le file di carrozzelle che si addensano verso il santuario, l’attore entra ed esce agilmente dalla protagonista, per dar voce ai variegati personaggi in pellegrinaggio. Da un incontro felice tra Cosentino, la compagnia CapoTrave con il regista Luca Ricci e l’omonimo romanzo di Rosa Matteucci, affiora un bellissimo monologo, Lourdes, meritatamente fra i vincitori dell’edizione 2015 dei Teatri del Sacro. Una raffica verbale che è litania e flusso di coscienza, dai vivaci accenti e dai toni spiritosi e amari anche molto divertente. Mentre l’attore beve sorsi di acqua miracolosa dalla bottiglietta a forma di madonnina, Danila Massimi canta suonando arcani strumenti a percussione: una presenza sommessa ma significante, che delinea il colore, l’atmosfera e la suspense nelle diverse tappe dello spettacolo.
Il percorso della protagonista è un confronto con se stessa, con gli altri, con la fede: da cui emergono dubbi, frustrazioni, ostilità. Attraverso la cerimonia circolare di vestizione e svestizione, nel corpo rannicchiato e infreddolito sulla sedia ridotta ad un’anima di metallo alta e sottile, vengono messe a nudo le proprie debolezze. E un finale inatteso, che non si chiude di fronte al mistero.
Titolo | Lourdes |
Autore | Libero adattamento da "Lourdes" di Rosa Matteucci. Collaborazione alla scrittura scenica: Andrea Cosentino. |
Adattamento | Luca Ricci |
Regia | Luca Ricci |
Musiche | Danila Massimi |
Interpreti | Andrea Cosentino |
Durata | 60' |
Coproduzione | Kilowatt Festival / Pierfrancesco Pisani / Infinito srl |
Anno | 2015 |
Applausi del pubblico | Ripetuti |
In scena | dal 18 al 28 febbraio 2016 al Teatro dell'Orologio - Via dè Filippini 17/a - Roma |
Nessun commento