Commedia degli equivoci e di situazione, farsa grottesca, teatro popolare. Questi i colori che si miscelano con alterni risultati nella commedia liberamente ispirata al film del 1972 di Elaine May, con Walter Matthau: “Lei è ricca, la sposo e l’ammazzo”.
Nella versione di Mario Scaletta, Orazio Pignatelli (personaggio che ricorda Vittorio De Sica de “Il conte Max”), è un ricco scapolo che ha scialacquato ogni bene, vivendo al di sopra delle proprie possibilità. Per far fronte alle urgenti necessità, chiede un prestito ad un boss mafioso con la promessa di restituirlo entro un mese. Ma l’unica via per tener fede alla parola data, è di trovare una donna ricca, con l’intenzione di ucciderla una volta rimessosi in sesto finanziariamente. L’occhio cade sulla scialba, goffa, ingenua insegnante di entomologia, nonché erede di un’immensa fortuna familiare: Albertina.
Tutti i personaggi di contorno come l’avvocato di lei, il boss mafioso, la cameriera perpetua di Orazio, l’avvocato di lui, sono meccanismi drammaturgici che servono a portare avanti la storia, ma sopratutto a creare situazioni comiche e grottesche che riempiono lo spettacolo. Più che comicità di situazioni, come ci si aspetterebbe data l’origine della commedia, sono i toni della farsa, delle battute reiterate, della ricerca complice del pubblico a prendere il sopravvento; una recitazione macchiettistica, sopra le righe, per lo più urlata, che concorre a far emerge la maschera triste, quasi chapliniana di Albertina (una convincente Debora Caprioglio) che cattura simpatia, attenzione e consenso.
Il pubblico apprezza tra risate ripetute ed applausi scroscianti nel finale. Il capo comico Jannuzzo, ringrazia commosso a nome della compagnia.
Titolo | Lei è ricca, la sposa e l'ammazzo |
Autore | Mario Scaletta |
Regia | Patrick Rossi Gastaldi |
Musiche | Patrick Rossi Gastaldi |
Scene | Salvo Manciagli |
Costumi | Dora Argento |
Interpreti | Gianfranco Jannuzzo, Debora Caprioglio, Antonello Piccolo, Antonio Fufaro, Cosimo Coltraro, Claudia Bazzano |
Durata | 90' |
Produzione | Associazione Culturale Cento Teatri |
Anno | 2015 |
Genere | Commedia |
Applausi del pubblico | Ripetuti |
Compagnia | Compagnia Molière |
In scena | fino al 24 aprile 2016 al Teatro Quirino di Roma |
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