M’ama o non m’ama? Telefonare o non telefonare, questo è il problema. Dilemmi sentimentali – e non solo – in cui ciascuno si può riconoscere: una sinusoide di pensieri che parte dai dubbi e dalle insicurezze, si fa “i film” e vola verso le fantasie di autoesaltazione, per precipitare di nuovo verso la rassegnazione e lo sconforto.
“La telefonata” ci fa spiare dal buco della serratura il percorso mentale della protagonista. È una lei ma potrebbe anche essere un lui: con la sola compagnia di un climatizzatore infernale e dei vasetti di yogurt ossessivamente consumati, si arrovella in un monologo interiore di fronte alla luce fredda del cellulare.
Il merito di Lafabbrica è prendere una situazione che appartiene all’esperienza comune, riprodurla con il realismo intimo delle lunghe pause e dei gesti quotidiani, e poi condurla fino alle conseguenze estreme e parossistiche. Con vigore coinvolgente Ramona Nardó restituisce le oscillazioni del personaggio fra la disperazione grottesca dell’autocommiserazione e la comicità spiazzante dei tecnicismi improvvisamente disseminati nel testo: definizioni anatomiche, terminologia cinematografica, formule matematiche.
Presentata come primo studio, “La telefonata” è pensata per far parte di uno spettacolo più ampio, tratto dalla raccolta di racconti di Tiziana Tomasulo “Da soli non si è cattivi“. La scenografia è minimale, ma ancora troppo anonima, asettica; ci sono indubbiamente tempi da asciugare e cambi scena da risolvere, eppure “La telefonata” funziona già molto bene, con una propria autonomia e compiutezza narrativa.
Titolo | La telefonata (primo studio) |
Autore | Tiziana Tomasulo |
Regia | Fabiana Iacozzilli |
Scene | Fiammetta Mandich |
Interpreti | Ramona Nardó |
Durata | 60' |
Produzione | Lafabbrica |
Coproduzione | Sycamore T Company, TSI La Fabbrica dell’attore – Teatro Vascello, Centro Artistico Internazionale Il Girasole con il sostegno di Kollatino Underground, Ass. Ex Lavanderia e Clossa Lab |
Anno | 2017 |
Genere | monologo |
Applausi del pubblico | Ripetuti |
In scena | dal 3 al 5 marzo 2017 al Teatro Biblioteca Quarticciolo - Via Ostuni, 8 - Roma |
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