C’è una certezza che si conferma ogni volta che si ha l’occasione di vedere uno spettacolo di Emma Dante: il profondo e minuzioso lavoro che la regista svolge sull’attore.
L’ennesima dimostrazione dell’assunto è “La scortecata”. Tratto da “Lo punto de li conti ovvero lo trattenimento de peccerille” di Giambattista Basile, lo spettacolo è una summa del bisogno che ha un regista di avere a che fare con un bravo interprete: su un palcoscenico spoglio, composto da due sediole e un tavolino due attori (gli ottimi Salvatore D’Onofrio e Carmine Maringola) si trasformano in due anziane sorelle deformi e prossime alla morte intente a “sucare” il dito mignolo. Lo scoop viene svelato in breve: devono così nascondere la loro età al re, che si è innamorato di una delle due semplicemente ascoltandone la voce. In dialetto napoletano, con pose scomode, zoppicanti e reiterando posture tipiche delle persone anziane, dopo momenti di illusione e sogno, battibecchi e ironiche drammatizzazioni della propria esistenza, la sorella più giovane (novantenne) arriva alla scelta definitiva: farsi scorticare per togliere la parte vecchia di se stesse e trovare sotto la loro giovinezza. Un amaro, ennesimo, monito di Dante verso le illusioni della bellezza.
Un teatro essenziale, scorticato, che evidenza il senso stesso del palcoscenico e la bravura della Compagnia.
Titolo | La scortecata |
Autore | Giambattista Basile |
Adattamento | Emma Dante |
Regia | Emma Dante |
Scene | Emma Dante |
Costumi | Emma Dante |
Luci | Cristian Zucaro |
Aiuto regia | Manuel Capraro |
Interpreti | Salvatore D'Onofrio e Carmine Maringola |
Durata | 61' |
Produzione | Festival di Spoleto 60, Teatro Biondo di Palermo, in collaborazione con Atto Unico/Compagnia Sud Costa Occidentale |
Anno | 2017 |
Genere | dramma |
Applausi del pubblico | Fragorosi |
Compagnia | Compagnia Sud Costa Occidentale |
In scena | Dal 30 ottobre all'11 novembre |
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