Arturo Ui è un gangster della Chicago anni Trenta e Umberto Orsini lo interpreta in modo generoso e sublime.
Ma “La resistibile ascesa di Arturo Ui” di Bertolt Brecht, con la regia di Claudio Longhi, non è solo la maestria e l’esperienza di un grande del teatro come Orsini. A entusiasmare di questo spettacolo, a ragione pluripremiato, è la perfezione dell’ingranaggio.
È la storia (ma parliamo di Brecht, ça va sans dire); sono le musiche (si tratta di un cabaret grottesco); è lo spazio scenico nella sua interezza (non solo palco, ma anche platea o, ancora, palchi dai quali si affacciano gli attori). Infine la compagnia tutta, senza esclusione alcuna. Giovani attori, tutti e dieci ugualmente bravi. L’equilibrio è, forse, la vera forza di questo spettacolo. Non può non essere sottolineata la prova affrontata dai due co-protagonisti Luca Micheletti, che per questo spettacolo ha vinto il Premio Ubu 2011 come migliore attore non protagonista, e Lino Guanciale davvero una gran bella conferma.
Un’allegoria corale che racconta l’avvento del nazismo attraverso un musical energico e divertente. La salita al potere di Hitler è trasposta nella parallela escalation al comando di Arturo Ui: l’uno mirava a conquistare il mondo, l’altro a controllare il racket dei cavolfiori, entrambi eliminano senza pietà i propri concorrenti.
Un successo di pubblico e critica mai così meritato.
Titolo | La resistibile ascesa di Arturo Ui |
Autore | Bertolt Brecht con l'adattamento di Mario Carpitella e Luigi Micheletti |
Regia | Claudio Longhi |
Musiche | Hans-Dieter Hosalla |
Scene | Csaba Antal |
Costumi | Gianluca Sbicca |
Luci | Paolo Pollo Rodighiero |
Interpreti | Umberto Orsini, Nicola Bortolotti, Simone Francia, Olimpia Greco, Lino Guanciale, Diana Manea, Luca Micheletti, Michele Nani, Ivan Olivieri, Giorgio Sangati, Antonio Tintis |
Produzione | Teatro di Roma ed Emilia Romagna Teatro Fondazione |
Anno | 2011 |
Genere | drammatico |
In scena | fino al 7 aprile 2013 al Teatro Argentina di Roma |
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