Mr. Starr è prigioniero in un luogo lontano nel tempo e nello spazio. Un bizzarro Gran Sacerdote lo vuole vittima sacrificale per il Sacro Viaggio, ma Mr. Starr si oppone. Egli non sa come, quando e perché sia arrivato lì, sa soltanto che tutto è iniziato la mattina del suo cinquantesimo compleanno, mentre era intento nei preparativi della festa. Poi ha ricevuto quello strano regalo: un libro in codice. Il defunto nonno, famoso archeologo, aveva predisposto che lo ricevesse proprio in quella fatidica data… “La Fantastica Avventura Di Mr. Starr” segna il ritorno sulle scene teatrali del duo di successo Lillo & Greg con una commedia New Age che si interroga sulla vita dopo la morte, che corre in lungo e in largo nel tempo, tra situazioni paradossali e oniriche.fantastica-avventura-starr-

L’umorismo grottesco e cinico del duo romano, che punta molto se non tutto sull’affiatamento, in questo spettacolo fa fatica a sopravvivere ad una scrittura confusa e pigra, che genera uno spettacolo imperfetto, discontinuo e a tratti noioso. Sembra scritto con il piede sinistro durante le pause dell’ultima pellicola natalizia; uno testo sciatto che dalla scrittura si dipana nelle scenografie virtuali, affidate a due grossi schermi e a pochi elementi scenici bidimensionali. Gag inutilmente dilatate a dismisura, situazioni paradossalmente senza senso, quasi a riempire un tempo che deve per forza arrivare a due ore di spettacolo (senza pausa); obiettivo raggiunto solo con il divertente cortometraggio di Pupazzo Criminale, che non c’entra nulla con quanto visto precedentemente, ma che risulta la «mijor cosa» dello show.

L’irriverente comicità è solo un pallido ricordo, i personaggi grotteschi con la tipica tristezza e melanconia di fondo, appaiono per pochi istanti (vedi il personaggio del cugino tontarello), cancellati come ombre da luci inutilmente scintillanti. C’è da chiedersi se siano i tempi teatrali a non adattarsi più a Lillo & Greg, che invece da anni risultano esilaranti in quelli degli sketch radiofonici o nei fast-time del piccolo schermo. O forse è una questione di scrittura: magari potrebbero cimentarsi su testi di altri autori. La sensazione è un evidente problema di inventiva.

Uscendo dal teatro si rimane con l’amaro in bocca. Un’occasione persa, tempo inutilmente perduto. Delusione dallo spazio profondo.

AutoreClaudio Gregori
RegiaMauro Mandorlini
MusicheAttilio di Giovanni e Claudio Gregori
SceneAndrea Simonetti
CostumiNicoletta Fattibene e Cristina Bianconi
LuciFabio Persia
InterpretiLillo, Greg, Simone Colombari, Vania Della Bidia, Roberto Fazioli
Durata120'
ProduzioneLSD PRODUZIONI
Anno2015
Generecomico
Applausi del pubblicoTimidi
In scenafino all'8 Marzo al Teatro Olimpico, Roma