Il testo di Éric-Emmanuel Schmitt è un fluire di parole che si ricompongono in dialoghi, discussioni e analisi. E Valerio Binasco lo mette in scena senza intervenire, lasciando appunto la parola ai protagonisti. “Il Visitatore” di Binasco però non riesce ad appassionare, gli attori ai quali è affidato sembrano parlarsi senza ascoltarsi.
Alessandro Haber è un Sigmud Freud monocorde e nell’interpretare il vecchio psicanalista ne riproduce gli acciacchi e la voce sottraendo intensità e convinzione a ciò che dice. Alessio Boni invece è “il visitatore”, ovvero uno sconosciuto che va a far visita a Freud in una notte del 1938 mentre questi attende affranto notizie della figlia Anna (Nicoletta Robello Bracciforti), portata via da un ufficiale della Gestapo (Alessandro Tedeschi). Non si sa bene chi sia quest’uomo: forse si tratta di Dio o forse di un pazzo che crede di esserlo. E Boni lo interpreta marcando troppo le note dell’ironia, inframmezzando le battute da una risata fastidiosa che distrae dal contenuto. Nello scambio concitato tra i due, poi, appare forte lo scollamento dal testo al quale dovrebbero essere elegantemente asserviti.
L’allestimento scenico è pulito: a sinistra c’è lo studio dello psicanalista in tutti suoi dettagli e a destra uno spazio vuoto e buio che si illumina quando ospita momenti di riflessione. La voluta discrezione della regia, quindi, che poggia anche su un disegno luci essenziale oltre che su una siffatta scenografia, perde completamente la sua funzione. Lo spettacolo soffre e il paragone con la famosa e apprezzata versione del 1996 con protagonisti Turi Ferro e Kim Rossi Stuart e che in Francia conquistò tre Premi Molière (Rivelazione teatrale, Miglior autore, Miglior spettacolo di teatro privato), risulta immediato nonché tristemente doveroso.
Titolo | Il Visitatore |
Autore | Éric-Emmanuel Schmitt con la traduzione di Valerio Binasco |
Adattamento | Valerio Binasco |
Regia | Valerio Binasco |
Musiche | Arturo Annecchino |
Scene | Carlo De Marino |
Costumi | Sandra Cardini |
Interpreti | Alessandro Haber, Alessio Boni, Nicoletta Robello Bracciforti, Alessandro Tedeschi |
Produzione | Goldenart Production |
Anno | 2013 |
Genere | drammatico |
In scena | In scena fino al 7 dicembre al Teatro Quirino di Roma |
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