Il Gattopardo“, in purezza.

Alla terza serata Maria Paiato non introduce, non spiega e non commenta, non fa il riassunto dei capitoli precedenti. Arriva e inizia a leggere: senza divagazioni e senza pause; minimi interventi musicali, niente scenografia e nessun fronzolo distraente. Soltanto il testo, straordinario, del romanzo di Tomasi di Lampedusa, e la capacità interpretativa di un’attrice che riesce a portare alle orecchie degli spettatori l’ironia cinica e sorniona rintanata fra le righe, i delicati e perturbanti cenni erotici, il periodare sontuoso ma moderno, l’attualità delle riflessioni politiche che rivelano i nodi della terra siciliana e di una neonata nazione: «Che cosa se ne farebbe il Senato di me, di un legislatore inesperto cui manca la facoltà d’ingannare sé stesso, questo requisito essenziale per chi voglia guidare gli altri?».

Con sobrietà, misura e piena padronanza, la Paiato dosa mimica, toni e cadenze: un tocco più marcatamente siculo per le battute di don Calogero, una vocalità profonda e importante per il Principe, l’accento piemontese e cortese per Chevalley. Evocati con semplicità dalla forza delle parole, appaiono la gonna bianca e rosa di Angelica che sale i gradini dello scalone, i bottoni d’argento sulla divisa da tenente di Tancredi, il caminetto di fronte al quale – in un felice cortocircuito metateatrale – «il Principe leggeva ai suoi, a puntate, un romanzo moderno». Assaporiamo la violenza dei temporali e il tepore sensuale di un autunno carico di desiderio, percorriamo l’intreccio labirintico di corridoi e sale in cui gli innamorati si perdono e si ritrovano, le stradine di Donnafugata che spaventano i forestieri con «storie raccapriccianti, purtroppo sempre autentiche».

Le letture, tratte dal Gattopardo e dirette da Giulio Costa, si articolano in quattro serate; arrivare alla fine di ogni puntata è come alzarsi da tavola non completamente sazio, ancora con l’acquolina in bocca: ti fa venir voglia di andar subito a leggere quello che succede prima e dopo, e soprattutto voglia di continuare ad ascoltare.

TitoloIl Gattopardo. Lettura in 4 serate
RegiaGiulio Costa
InterpretiMaria Paiato
Durata70'
GenereLettura
Applausi del pubblicoRipetuti
In scenadal 6 al 9 aprile 2017 al Teatro Brancaccino - Via Mecenate, 2 - Roma