La leggenda di Faust risale ad una lontana ed oscura tradizione ed ebbe per la prima volta una rielaborazione colta in un dramma dell’inglese Marlowe The Tragical History of Doctor Faustus, opera capace di influenzare grandi scrittori: da Shakespeare fino a Goethe e della quale molti si occuparono, tra i tanti Carducci, Eliot e Grotowski.
Studioso e ciarlatano, vagabondo e amatore, orgoglioso intellettuale ma anche studioso di magia nera che lo portò ad invocare il Diavolo in persona e stringere un patto con lui: l’anima in cambio del potere.
Ora il mito del Faust è stato musicato dal maestro Roberto Chioccia e messo in scena dal regista Claudio Beccaccini, allievo di Nikita Michalkov ed in passato collaboratore di Marcel Marceau. Così il patto tra l’anziano Faust ed il Demonio con il quale baratta la salvezza dell’anima con beni terreni quali il potere, il sesso, l’onore, la ricchezza, il sapere, il successo viene raccontato con dovizia di particolari attraverso l’amore tra un ringiovanito Faust e la bella Margherita, l’assassinio del di lei fratello Valentino, i duetti lirico beffardi con Mefistofele in persona, che come un Lucignolo dispettoso costella la strada per l’inferno di bellezze saffiche, bevute pantagrueliche, scorribande delittuose.
L’opera, vista in anteprima assoluta a Roma al teatro Sala Uno, si avvale di giochi luminosi, scenografie modulari e coinvolgenti numeri danzanti, basati sulle coreografie di Stefano Bontempi, con un corpo di ballo in evidenza grazie ai creativi costumi di Sabrina Chiocchio.
Bravi gli interpreti che denotano potenza e pulizia vocale, a partire dal grande mattatore Enrico Bernardi (Mefistofele) ed i due co-protagonisti Marco Stabile (Faust) e Valentina Spalletta (Margherita). Il coro danzante presenta diversi elementi di spessore, all’interno di un ensemble che deve perfezionarsi in alcuni movimenti scenici e di insieme, così come alcuni passaggi dello spettacolo apparsi un po’ troppo meccanici. Coinvolgenti le scene di canto corale, mentre i duetti o gli assoli non sono aiutati dalle basi pre-registrate delle musiche che troppo spesso prendono il sopravvento su voci da scoprire, difendere ed apprezzare.
Uno spettacolo che, come affermato dal regista, è un bambino neonato di cui è facile innamorarsi, ma che sta compiendo i suoi primi passi, portando in sé potenzialità non ancora del tutto espresse. Siamo sicuri che con il tempo lo spettacolo limerà i suoi meccanismi, acquisterà sicurezza rivelando tutte le sue enormi potenzialità, da trasformarlo in un piccolo ed apprezzatissimo cult.
Titolo | Faust - Il Musical |
Autore | J.W. Goethe |
Adattamento | Marco Kholer |
Regia | Claudio Bocaccini |
Musiche | Roberto Chioccia |
Scene | Giovanni Receputi |
Costumi | Sabrina Chiocchio |
Coreografie | Stefano Bontempi |
Luci | Maurizio Scozzi |
Interpreti | Marco Stabile, Valentina Spalletta, Enrico Bernardi, Claudia Tortorici, Nicola Zamperetti, Azzurra Caccetta, Laura Di Biagio, Silvia Floridi, Agata Moschini, Sarah Polito, Rossella Pugliese, Monica Ramires, Sara Telch |
Produzione | Musikohl |
Anno | 2008 |
Genere | Musical |
Applausi del pubblico | null |
In scena | fino al 21 dicembre 2008, Teatro SalaUno di Roma |
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