Elena Arvigo in Donna non rieducabile. Foto di Damiano D'Innocenzo

Elena Arvigo in Donna non rieducabile. Foto di Damiano D’Innocenzo

È di nuovo in scena in quello speciale spazio sempre ricco di emozioni e suggestioni che è il Teatro Argot di Roma. Lo spettacolo “Donna non rieducabile. Memorandum teatrale su Anna Politkovskaja” era già stato ospitato l’anno scorso per aprire la rassegna “La scena sensibile” teatro e letteratura al femminile e ci torna quest’anno proprio nel giorno in cui si celebra la Giornata mondiale della libertà di stampa e ricorrono i 10 anni dalla morte della giornalista russa assassinata il 7 ottobre 2006, nell’ascensore del suo palazzo, mentre stava rincasando.

Nei quadri di vita di questa donna che voleva solo raccontare la verità, tutta la forza interpretativa e la passione di Elena Arvigo. Il suo è un monologo intenso e coinvolgente, nato dal testo di Stefano Massini, dove la narrazione teatrale sposa quella civile, dando vita a un racconto che si snoda per episodi. Ognuno di essi consegna un pezzo della vita della giornalista russa, intrecciata inesorabilmente con quella del suo Paese e di quello “sgabuzzino del mondo” che è la Cecenia. Una vita fatta di quotidianità, da un risveglio in cerca di acqua per riuscire a lavarsi, alla ricerca di storie da raccontare; dalle accuse contro i suoi reportage, alle notti passate in prigione “solo” per aver raccontato i fatti. E poi la neve, il freddo del corpo e dell’anima. dal quale cerca di ripararsi stringendo a sé cappotto e sciarpa.

Elena Arvigo in Donna non rieducabile. Foto di Damiano D'Innocenzo

Elena Arvigo in Donna non rieducabile. Foto di Damiano D’Innocenzo

Unico elemento in scena lo stipite di una porta, da attraversare o sul quale sedere, da trascinare come una croce o da distendere sul palco come una bara. Le parole che la Politkovskaja-Arvigo lancia sono sassate e grazie alla potenza della sua voce, arrivano dritte al bersaglio quando raccontano della guerra in Cecenia o degli attentati di un gruppo di separatisti ceceni compiuto al teatro Dubrovka o, ancora, della strage di Beslan e del primo giorno di scuola tutto nelle punte perfette delle matite dei bimbi. Arrivano a colpire e a ricordare che la libertà di stampa è un diritto da difendere, sempre. Anna Politkovskaja aveva in mano le buste della spesa quando è stata freddata nell’ascensore di casa. «Chi prende una posizione è intelligente». Non la pensava così Anna Politkovskaja. Lei non aveva una posizione sui fatti, lei li raccontava.

Nota: Ogni sera dopo lo spettacolo alcuni attori hanno accolto l’invito e hanno deciso di aderire all’iniziativa “PALCOAPERTO” leggendo brani a loro piacere legati al “Testimonescomodo”. Tra gli attori che hanno aderito all’iniziativa Alessandro Averone e Alice Torriani, Mimosa Campironi, Marzia Ercolani, Caterina Gramaglia, Giuliano Scarpinato, Katia Nani, Giuliano Scarpinato, Alice Spisa, e altri in via di definizione.

TitoloDonna non rieducabile. Memorandum teatrale su Anna Politkovskaja
AutoreStefano Massini
RegiaElena Arvigo
InterpretiElena Arvigo
Durata90'
ProduzioneIl Teatro delle Donne – Centro Nazionale di Drammaturgia
Ideazione e regia teaser videoAndrea Basti
Applausi del pubblicoFragorosi
In scenaAl Teatro Argot di Roma fino al 15 maggio 2016