Stridore di uccelli, ma sarebbe meglio dire gabbiani, accoglie il pubblico in sala. Alziamo lo sguardo verso la cupola che domina la platea del Teatro Quirino per scorgere la presenza di qualche volatile… Inutilmente. Se non avessimo ancora nella mente le pagine di quel notissimo giallo riletto da poco, di autrice inglese ambientato in un isola con dieci sconosciuti che uno dopo l’altro vengono misteriosamente eliminati, penseremmo di essere i protagonisti del thriller hitchcockiano Gli uccelli.

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Mattia Sbragia, Luciano Virgilio, Leonardo Sbragia (ph. Marco D’Elia)

Ci accomodiamo e l’inizio dello spettacolo è annunciato da una nota filastrocca che vede Dieci piccoli indiani e poi nove, otto, sette, sei, cinque e quattro – le luci iniziano a spegnersi – tre, due, uno “…E poi non rimase nessuno”.

 

Scritto nel 1936 e pubblicato nel 1939, E NON NE RIMASE NESSUNO è considerato ancora oggi il capolavoro letterario di Agatha Christie. In Italia uscì per la prima volta nell’agosto 1946 con il titolo “…E poi non rimase nessuno”, romanzo numero 10 della collana Il Giallo Mondadori, edita da Arnoldo Mondadori Editore.

Il libro fu originariamente pubblicato nel 1939 in Inghilterra come Ten Little Niggers (Dieci piccoli negri, o Dieci negretti), a richiamare il primo verso della filastrocca a cui si fa più volte riferimento nelle sue pagine, in realtà  canzone americana, scritta nel 1868 da Septimus Winner e anch’essa pubblicata inizialmente come Ten Little Niggers e successivamente trasformata in Ten Little Indians. Per evitare di offendere la sensibilità  dei cittadini di colore, il titolo del libro subì una prima variazione l’anno seguente, in occasione dell’uscita negli Stati Uniti: in questa circostanza, venne scelto come nuovo titolo l’ultimo verso della filastrocca, And Then There Were None, dato che nigger è utilizzato in America come termine dispregiativo.
10-piccoli-indiani-3Anche in Italia la Arnoldo Mondadori Editore scelse la seconda versione, fino al 1977 quando venne definitivamente cambiato con il più musicale Dieci piccoli indiani. Nel 1943 la Christie si accinse ad adattare il romanzo per il palcoscenico che rimase in cartellone a Broadway per 426 repliche. L’opera teatrale differisce dal romanzo nel finale, in quanto, la Christie non voleva dare al pubblico un finale cosi altamente drammatico decidendo di cambiarlo con un lieto fine un po’ deludente.

Lo spettacolo in scena per la regia dello spagnolo Ricard Reguant, in accordo con l’Aghata Christie limited, riprende il finale del romanzo, come l’ambientazione Anni 40 dominata da una scenografia in stile Art-Decò, utilizzando i colori bianchi e neri esaltati dalle scene di Alessandro Chiti e specchiati nei costumi di Adele Bargilli.

Ne viene fuori uno spettacolo di sicuro fascino, in bilico tra l’efficacia drammaturgica di una storia che non conosce stanchezza ed una messa in scena che nonostante un’eterogeneità interpretativa da parte della numerosa compagnia (nota di merito a Luciano Virgilio e Ivana Monti), seduce e coinvolge, diverte e colpisce facendo sobbalzare lo spettatore più volte sulla poltrona. La stessa filastrocca recitata da un coro che pare essere uscito da un horror di Dario Argento, contribuisce a creare un’atmosfera angosciante e coinvolgente che trascende i limiti del palcoscenico. E mentre assistiamo ai diversi omicidi, mentre vediamo cadere l’uno dopo l’altro come foglie dall’albero in autunno i dieci protagonisti in bilico tra i ruoli di vittime o carnefici, colpevoli o innocenti, lo spettacolo cresce di ritmo e drammaticità avendo il grande merito di tenere sulle spine lo spettatore, nonostante si conosca epilogo e assassino.

Mattia Sbragia, Luciano Virgilio, Ivana Monti (ph. Marco D'Elia)

Mattia Sbragia, Luciano Virgilio, Ivana Monti (ph. Marco D’Elia)

“Questa nuova versione teatrale – scrive Reguant nelle sue note di regia – si adatta ai tempi e all’estetica del momento facendo godere il pubblico nella ricerca dell’enigma preparato dalla Signora Aghata…
Vittime o assassini? Questa è la stessa domanda che la scrittrice pone a se stessa mostrando al pubblico il lato nascosto di una classe borghese e aristocratica mischiati insieme in un’unica arena, rivelando le proprie carenze facendoli confrontare e sbranarsi per la sopravvivenza fino a diventare esseri volgari e ordinari”.

Un’opera che fatica ad invecchiare in uno spettacolo che magari potrebbe non entusiasmare sul momento, ma che sedimentandosi nella memoria, lascia quel piacevole brivido di paura, come i racconti dell’orrore di una volta narrati in una fredda notte d’inverno davanti ad un caldo caminetto acceso.

TitoloDieci piccoli indiani.... e non rimase nessuno!
AutoreAgatha Christie
AdattamentoEdoardo Erba
RegiaRicard Reguant
SceneAlessandro Chiti
CostumiAdele Bargilli
LuciStefano Lattavo
InterpretiGiulia Morgani, Tommaso Minniti, Caterina Misasi, Pietro Bontempo, Leonardo Sbragia, Mattia Sbragia, Ivana Monti, Luciano Virgilio, Alarico Salaroli, Carlo Simoni
Durata140'
ProduzioneGinevra
Anno2017
GenereGiallo
Applausi del pubblicoRipetuti
In scenaFino al 21 Gennaio 2018 al Teatro Quirino, Roma