Al teatro Belli è in scena Birth of a nation, primo tassello (insieme a Odissey) del dittico Addio alle armi, due spettacoli su testi di Mark Ravenhill per la regia di Fabrizio Arcuri.
Birth of a nation ha inaugurato l’ottava edizione della rassegna TREND nuove frontiere della scena britannica a cura di Rodolfo di Giammarco. L’opera si rifà ad uno dei più importanti film nella storia del cinema americano, girato nel 1915 da David Wark Griffith.
Ravenhill – sicuramente uno degli autori più interessanti della vitalissima nuova scena britannica – lo colloca al presente: dopo un bombardamento in una città indefinita, quattro artisti giungono a promuovere la loro arte per salvare la popolazione. Gli attori entrano in scena con i loro trolley dalla porta d’ingresso del pubblico, dalla platea interpellano gli spettatori che diventano abitanti della città devastata. Rimembrano la guerra e i bombardamenti, raccontano le loro storie personali di umiliazioni e privazioni, presentano la loro arte definendola taumaturgica per contrastare i disastri lasciati dal conflitto. Interagiscono con il pubblico in una specie di talk show a tratti grottesco: sono il pittore, lo scrittore, il danzatore e il performer.
Ravenhill tratteggia questi personaggi in maniera comica, sarcastica; riflette e ci fa riflettere sul significato dell’arte e sul suo rapporto con la vita. Il risultato sarà uno solo, perentorio: l’arte non salverà il mondo, la guerra schiaccia tutto e tutti e fa le sue vittime. La ragazza chiamata sul palco a provare i laboratori artistici ha la lingua mozzata e l’ultima scena (il sangue che esce dalla bocca e imbratta il suo vestito bianco) svela il messaggio dell’autore: la pratica artistica non cura le ferite e non dona la speranza. Anche se la danza finale ci lascia un velo di ambiguità. Una regia giustamente al servizio del testo, un’interpretazione adatta a tratti coinvolgente. [simone pacini]
Titolo | Birth of a Nation da Shoot/Get Treasure/Repeat |
Autore | Mark Ravenhill |
Regia | Fabrizio Arcuri |
Scene | Diego Labonia |
Interpreti | Matteo Angius, Gabriele Benedetti, Fabrizio Croci, Pieraldo Girotto |
Produzione | Accademi degli Artefatti |
Applausi del pubblico | null |
Compagnia | Accademi degli Artefatti |
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