La duplicità delle maschere della commedia dell’arte e la molteplicità delle situazioni drammaturgiche esaltate da un palco metateatrale che raddoppia la scena intorno, dentro e fuori la quale agiscono i teatranti. Un patchwork linguistico dove la lingua dialettale “di scena” si alterna all’italiano “del fuori scena”, dove gli attori commentano ed interagiscono non solo tra di loro sul palco ma anche con il pubblico in sala.
Una molteplicità scenica, linguistica, sensoriale costruita dalla regia che Giorgio Strehler elaborò 70 anni fa, nell’anno del debutto di questo suo spettacolo, e tramandata oggi dal grande Ferruccio Soleri (una vita dedicata alla maschera di Arlecchino) con la collaborazione di Stefano de Luca. Uno spettacolo che segna al contempo il passaggio di testimone tra lo stesso Soleri ed il giovane Enrico Bonavera che con il vestito a pezze multicolore e la maschera nera calata sul viso, riveste il perno drammaturgico di uno spettacolo giocato su meccanismi comici inossidabili allo scorrere del tempo: lo scambio di persona, il fraintendimento, il gioco di coppia.
Una comicità non solo di parola – che grazie alle inflessioni dialettali bolognesi (dottor Balanzone), bergamasche (Brighella ed Arlecchino), veneziane (Pantalone) assumono corpo, sostanza e varietà – ma anche e soprattutto fisica, con una mimica che pesca nella tradizione delle marionette e dei pupi siciliani.
Una vera festa del teatro, dove la tradizione mostra la sua contemporaneità, dove passato e presente si sposano in un felice connubio di intelligenza, talento e divertimento. Applausi. Sipario.
Titolo | Arlecchino servitore di due padroni |
Autore | Carlo Goldoni |
Regia | Giorgio Strehler messa in scena di Ferruccio Soleri con la collaborazione di Stefano de Luca |
Musiche | Fiorenzo Carpi |
Scene | Ezio Frigerio |
Costumi | Franca Squarciapino |
Luci | Gerardo Modica |
Interpreti | Enrico Bonavera e con (in ordine alfabetico) Giorgio Bongiovanni, Francesco Cordella, Alessandra Gigli, Stefano Guizzi, Pia Lanciotti, Sergio Leone, Lucia Marinsalta, Fabrizio Martorelli, Tommaso Minniti, Stefano Onofri, Annamaria Rossano e i suonatori Gianni Bobbio, Francesco Mazzoleni, Matteo Fagiani, Celio Regoli, Elisabetta Pasquinelli |
Durata | 150' |
Produzione | Piccolo Teatro di Milano - Teatro d'Europa |
Anno | 2017 |
Genere | Commedia dell'Arte |
Applausi del pubblico | Scroscianti |
In scena | 15-20 Maggio 2018, Teatro Argentina di Roma |
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