Se stasera sono qui
Autore: Riccardo Cassini e Loretta Goggi
Regia: Gianni Brezza
Scene: Sabrina Fontanile Costumi: Daniela Vantaggiato
Direttore musicale: Federico Caprinica Coreografie: Stefano Bontempi
Produzione: Eventi Spettacolo Tremila – Ke.Is. Media
Interpreti: Loretta Goggi
Corpo di ballo: Marta Belloni; Carlotta Bolognese; Silvia Floridi; Alessandra Micciché; Anna Perillo; Francesca Zaccherini; Nino Amura; Claudio Daniele; Alessandro Foglietta; Francesco Italiani
Orchestra: BASSO: Nicola Casali; SAX: Piersimone Crinelli; BATTERIA: Luciano Nevi; TASTIERE: Stefano Svizzeri; PERCUSSIONI: Fabrizio Aiello; CHITARRA: Franco Ventura; VIOLINO, ARMONICA, MANDOLINO: Juan Carlos Albelo Zamora
Anno di produzione: 2008 Genere: musicale
In scena: al Teatro Sistina di Roma fino al 2 marzo 2008

È ritornata a casa Loretta Goggi, nello stesso Sistina che la vide debuttare anni fa, nel lontano 1995. Il suo spettacolo Se stasera sono qui ha girato l’Italia per ben due anni, riscuotendo l’aspettato e meritato successo, prima di far tappa a Roma. E il ritorno è in grande stile, proprio come ce lo si aspetta da un’artista come lei.
Un “One Woman Show” che ripercorre la sua vita privata, la carriera, i sogni e le delusioni. Le immagini si rincorrono su un tappeto di canzoni che riportano indietro le lancette dell’orologio: dalla storia d’amore nata sulle note de “L’aria del sabato sera” con l’attuale “marito” (simpatico il siparietto con il quale sceglie questa definizione per il suo uomo: “compagno” fa troppo sessantottino) Gianni Brezza, che ne firma anche la regia, alla comica amarezza per non essere diventata madre, dai successi lavorativi (Il bello della diretta, Canzonissima, Festa di compleanno, Canzoniere delle feste) fino alle ultime polemiche su Salsomaggiore e la televisione. C’è da dire che qualche sassolino dalla scarpa se lo toglie: dal palco invita gli spettatori ad abbonarsi al teatro piuttosto che alla tv; lancia frecciatine, sempre eleganti però, al direttore di Rai 1 Fabrizio Del Noce (che diventa Del Nocciolo nell’imitazione che ne fa) e all’onnipresenza televisiva del dottor Costante (al secolo Maurizio Costanzo) e di sua moglie Maria de Filippi.
Ma sul palco c’è soprattutto tanta musica: la voce della signora Goggi è forte e toccante quando percorre le note di “Anema e core”; è carismatica e graffiante su quelle di “Cabaret” e di “Night and day”; coinvolgente ed emozionante nella dedica di “Roma nun fa’ la stupida stasera” allo scomparso Pietro Garinei.
Quasi tre ore di spettacolo un cui la Goggi imita, canta, balla, intrattiene il pubblico. Alle sue spalle, quasi in un déjà vu, l’orchestra composta da sette elementi armoniosamente diretti dal fidato Federico Caprinica. E insieme a lei, ad accompagnarla per tutta la durata dello show, uno strepitoso corpo di ballo: dieci giovani ballerini, grintosi e preparati, danzano sulle coreografie di Stefano Bontempi.
Una carrellata di emozioni si alternano sul palco sottolineate dall’allegria dei costumi e dal disegno luci che regalano un’atmosfera un po’ retrò, quasi fossimo ancora (o, forse, di nuovo) agli anni dei suoi primi successi.

[patrizia vitrugno]