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RUMORS
Autore
Neil Simon
Adattamento
Valentino Villa
Regia
Valentino Villa
Scene
Francesco Mari
Costumi
Francesco Mari
Luci
Gill McBride
Trucco
Emiliano Restuccia
Produzione
Nè Nuvole Nè Orologi
Interpreti
Marco Bianco, Roberto Calabrese, Alessandra Coletti, Alex Fortunato, Elisa Menchicchi, Barbara Ronchi, Guglielmo Sanna, Virginia Scaramuzza, Stefano Vona
Produzione
2006
Genere
commedia
On stage
Teatro San Genesio (Roma)
Manhattan, 1950. Nell’attico del vicesindaco di New York, spaesati e inquieti, gli invitati al suo decimo anniversario di matrimonio si trovano di fronte alla sua misteriosa assenza. Introvabili anche la moglie e la servitù. Così iniziano ad aggirarsi per la casa, preoccupati più per il fatto che a quanto pare non ceneranno che non per quanto potrebbe essere accaduto all’amico, fino a quando uno di loro lo trova immerso in una pozza di sangue.
Da un classico della commedia americana scritta da Neil Simon nel 1993, il regista Valentino Villa, attore cresciuto sotto la direzione di Luca Ronconi, ne realizza una versione coraggiosa ed “ibrida” evitando di sedersi su un testo i cui meccanismi comici funzionano con la precisione di un orologio svizzero.“All'inizio di questo lavoro, in cui ad andare in scena è un testo inequivocabilmente angloamericano, mi trovavo a lavorare con un gruppo di nove attori italiani e molto giovani - spiega il regista - che dovevano interpretare nove personaggi di un’età ben più matura della loro e marcatamente appartenenti all’upper class newyorkese. Occorreva, dunque, evitare una “cattiva imitazione” del modello americano, comprendendo a fondo il significato sociale che per i personaggi della commedia potesse avere la frequentazione di un circolo del tennis o la partecipazione ad un party a casa del vice sindaco di New York in un attico di Manhattan. E' per questo che ho rielaborato il testo facendo ricorso ad un lieve spostamento temporale che potesse far sentire liberi gli attori di muoversi in un territorio apparentemente più astratto. Dal 1990 al 1950. Ma la vera rivisitazione dell’opera di Simon è avvenuta in fieri e in maniera quasi spontanea. Così, nel corso delle prove, insieme agli attori, abbiamo progressivamente abbandonato i canoni della commedia brillante per farci ispirare da fonti meno ortodosse.
L’operazione messa in piedi da Villa è stata quella di caricare il testo di Neil Simon dei colori forti e pastello di uno scintillante Technicolor caratteristico della commedia classica americana degli Anni ’50 alla Doris Day, con incursioni sul delicatissimo territorio del musical hollywoodiano, per opacizzare in un secondo momento queste atmosfere con i toni cupi del thriller hitchcockiano e del surrealismo lynchiano aprendo parentesi, che sono come gli squarci sulle tele di Lucio Fontana, che interrompono più che arricchire il flusso narrativo.
I numeri musicali, su base preregistrata ed in lingua inglese, funzionano poco e mal si adattano alle inclinazioni del giovanissimo cast, ancora acerbo ed evidentemente emozionato dal debutto, che presenta ad ogni modo alcune individualità da tenere d’occhio per il futuro. Uno spettacolo originale che funziona ad intermittenza, in scena fino al 17 Dicembre nel rinnovato teatro San Genesio (ex Sala Molière) di Roma. [fabio melandri]
 
   
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