Otello
Autore: William Shakespeare
Regia: Giancarlo Sepe
Produzione: Bis Bideri Spettacoli
Interpreti: Andrea Giordana, Marcello Prayer, Ivana Lotto, Luca Giordana, Valentina Valsania, Barbara Giordano, Michele Mietto
Anno di produzione: 2007 Genere: drammatico
In scena: fino al 2 marzo 2008 al Teatro Eliseo – Roma
Info: martedì, giovedì, venerdì ore 20,45; sabato ore 16,30 e 20,45; mercoledì e domenica ore 17,00; lunedì riposo.

Rosso come l’ira che acceca, come la rabbia per la menzogna. Ma anche rosso come la passione che travolge: “Otello” è incarnazione di questi sentimenti, dell’eterno conflitto tra essi e la ragione che mestamente si piega. Ma è soprattutto un uomo solo, in preda all’angoscia e all’incertezza. I dubbi lo assalgono e lo dominano, incalzando la pazzia che subdolamente si nasconde dietro una facciata magnanima e pacata.
Andrea Giordana è un Otello fuori dal comune: diverso rispetto a quelli regalatici non solo dal cinema ma anche da precedenti produzioni teatrali. La lettura che di questa tragedia ne dà il regista, Giancarlo Sepe, è incentrata tutta su di lui, sul moro di Venezia.
La scena è scarna, composta da pannelli riflettenti un’oscurità che è poi quella dell’animo del protagonista. Il Moro è circondato da personaggi che in realtà non conosce e che si muovono sul palco quasi fossero sospesi, in attesa di un giudizio superiore. Tutta la storia si svolge in un’alternarsi originale e serrato di cambi luce: dallo spazio luminoso che sottolinea la bellezza e la purezza del ricordo della nascita dell’amore, degradano verso il rosso della passione bruciante per Desdemona che si trasformerà in ira accecante.
Desdemona è interpretata dalla sanguigna Ivana Lotto, che porta sulla scena una donna passionale, innamorata e devastata allo stesso tempo. Vittima, al pari di Otello, di un piano più grande di lei e dell’amore che nutre per il suo uomo. Iago – uno spiritato Marcello Prayer – tesse le fila dell’intrigo ai danni del “povero” Cassio, interpretato da un pacato ma convincente Luca Giordana.
Attori giovani si alternano al fianco di Andrea Giordana, supportando la sua tragedia e rendendola più attuale. Particolarmente intensa la scena finale, in cui si consuma il delitto e nella quale l’amore e l’odio sono sullo stesso piano: passioni brucianti e totalizzanti. Un Otello declinato innanzitutto sulle ragioni dell’amore, quindi, quello in scena al Teatro Eliseo di Roma fino al 2 marzo, di sicuro più umano e più vicino alla nostra idea di gelosia. Lo spettacolo riesce a conquistare proprio perché si lascia coraggiosamente alle spalle tutte le possibili letture classiche del testo, dando spazio ai moti più cupi dell’animo umano, che poi sono i veri protagonisti dell’opera di William Shakespeare.
[patrizia vitrugno]