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MISHELLE DI SANT'OLIVA
Autore
Emma Dante
Regia
Emma Dante
Scene
Elisa Parrinello
Luci
Irene Maccagni
Costumi
Emma Dante
Produzione
Sud Costa Occidentale, in collaborazione con Festival delle colline torinesi, Espace Malraux, Scene Nazionale de Chambery, drodesera > centralefiles
Interpreti
Giorgio Li Bassi, Francesco Guida
Produzione
2006
Genere
dramma
On stage
fino all'23 dicembre 2007
Teatro
Teatro Vascello (Roma)
Info
In turnè, vedi a fondo pagina
Illusione e realtà a confronto. Il Vascello ha presentato anche quest’anno uno spettacolo di Emma Dante. Il tema trattato è quello del dolore familiare.
Due uomini, due sedie, due tende. La scena è essenziale, ma con lo svolgersi dello spettacolo diventa sempre più ingombra di emozioni, storie, sentimenti, delusioni e metamorfosi, aleggianti nella scena. La rappresentazione di Emma Dante “Mishelle di sant’oliva” ancora una volta porta in giro per l’Italia i dolori e le vergogne dell’uomo.
È la vicenda di due individui, uniti dal legame di sangue, ma ancor di più indissolubilmente legati dal dolore e dal rimpianto. Gaetano e Salvatore Lucchese aspettano, ricordano, rivivono frangenti di vita con Mishelle, signora Luccehe. Ballerina di origini francesi, “con la pelle liscia ca parìa di sita” dopo essersi trasferita in Sicilia, comincia a lavorare a Sant’Oliva la piazza delle buttane, con il silenzio assenso di Gaetano. Ora la donna dei loro sogni non c’è più, li ha abbandonati da dieci anni. È da quel giorno che il padre volge le spalle al figlio. Tra i due è cresciuto un muro che non dà respiro, che non concede spiragli né possibilità di dialogo. Ogni sera, dopo aver preparato lo spezzatino al padre, Salvatore-Mishelle si veste a festa e scende per le vie di Sant’oliva, per far rivivere la madre.
Come si può accettare la diversità in un figlio, quando non si è in grado di ammettere di essere stati abbandonati dalla propria moglie, quando non ci si guarda più negli occhi, quando vivere non è più accettabile? Per Gaetano diventa più semplice tentare vanamente il suicidio, utilizzando un cappio che il figlio tiene sotto chiave, invece di affrontare con coraggio la scelta di vita di Salvatore, che balla come la madre, che tenta di tenere in vita il ricordo della stessa, che rivive ossessivamente i suoi passi di danza.
La regista siciliana, senza mai abbandonare la scelta dialettale e utilizzando musiche più o meno note - molto coinvolgente è il momento in cui le casse propongono “Sei bellissima” di Loredana Berté – spezzetta il dialogo rendendolo ogni volta più incisivo. I due protagonisti, Giorgio Li Bassi e Francesco Guida sono inseriti nel contesto con certosina precisione.
È di scena un altro spaccato di vita.
[valentina venturi]
   
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La turnè
12 - 13 gennaio 2007 Lecce, Koreja
6 febbraio 2007 Porto San Giorgio
10 marzo 2007 Siena, Teatro degli Rozzi
14 marzo 2007 Rivoli (Torino)
17 marzo 2007 Marghera, Teatro Aurora
23 marzo - 1 aprile 2007 Milano,
3 maggio 2007 Rouen, Petit Quevilly (FR)
1-3 febbraio 2007 Bari, Teatro Kismet
7-8 marzo 2007 Bergamo, Teatro Donizetti
11 marzo 2007 Fornaci (Arerzzo)
16 marzo 2007 Como, Teatro Sociale
20 - 21 marzo 2007 Scandicci, Teatro Studio
21 aprile 2007 Asti, Teatro di Dionisio
5 maggio - 17 giugno 2007 Paris, Théâtre du Rond Point