Michelina


Anno
2012

Genere
commedia musicale

In scena
fino al 20 maggio
Teatro Vittoria | Roma

Autore
Edoardo Erba
Regia
Edoardo Erba
Suono
Lorenzo Alberti
Costumi
Massimo Poli
Luci
Paolo Macioci
Musica
Federico Odling
Interpreti
Maria Amelia Monti
Gianmpiero Ingrassia
Amerigo Fontani
Mauro Marino
Gianni Pellegrino
Annalisa Amodio
Produzione
Nuova Ambra Srl

 

Nelle risaie della Lomellina nel 1948, si incontrano uno sgangherato cantante da balera Arturo Bonavia (Giampiero Ingrassia) e la giovane, attraente un poco goffa mondina Michelina (Maria Amelia Monti). Bonavia, per farla entrare nel mondo dello spettacolo, si trasforma nel suo pigmalione. Contemporaneamente il Cardinal Dorigo, nell'intento di proclamare santa Suor Ercolina Corbella, viene a sapere che Michelina invocò il nome della suora per salvare suo fratello da naufragio.

Durante il loro incontro i due si scoprono innamorati, ma il Vaticano che disapprova il sentimento, proverà di tutto per mettere i bastoni tra le ruote ai due, usando lo stesso Arturo, convinto con la promessa di uno spettacolo all'Ambra Jovinelli di Roma.

Michelina è una commedia musicale di scritta e diretta da Edoardo Erba che recupera alcune atmosfere neorealistiche cinematografiche, “Riso Amaro” su tutti, per una messa in scena che volutamente abbandona ogni scenografia. Come in uno dei film più ambiziosi di Lars Von Trier, la scena è sostituita da giochi di luci e lo spazio vuoto si va via via costruendo attraverso l’utilizzo degli attori, a seconda delle necessità e dei loro movimenti sul palcoscenico.

L’esito è una commedia dai risultati altalenanti, incapace di scegliere un registro e seguirlo per tutto lo svolgimento. Commedia, farsa, boutade sono le coloriture che via via si succedono durante la storia, con l'amore che alla fine, ovviamente, trionferà. Sempliciotta, troppo reiterata in alcune gag, la commedia musicale mette in risalto un Ingrassia che sul cantato mette in mostra una voce potente ed intonata, mentre sul recitato si appoggia ad un mestiere dignitosissimo. La Monti risulta un po' troppo forzata nell’accento nordico, al punto da rischiare in più di un'occasione la macchietta. Colorato e funzionale il contorno della compagnia con Amerigo Fontani nel ruolo del Cardinal Dorigo una spanna sopra. Uno spettacolo che magari non si farà ricordare, ma che permette un paio di ore di svagato e timido divertimento. Funzionale. [fabio melandri]