Mi voleva Strehler
Autore: Umberto Simonetta e Maurizio Micheli Traduzione:
Regia: Luca Sandri
Scene: Costumi:
Luci: Musica:
Produzione: Teatro Franco Parenti in collaborazione con GoldenStar AM-produzioni
Interpreti: Maurizio Micheli
Anno di produzione: 2010 Genere: monologo
In scena: fino al 31 ottobre al Teatro Golden di Roma | via Taranto 36 Roma |tel 0670493 826

Fabio Aldovrandi, toscano di nascita ma pugliese per formazione, è un attore che vivacchia nei teatri milanesi di bassa categoria mentre aspetta l'occasione della vita. Ai rozzi avventori delle bettole in cui si esibisce, prova a offrire una comicità sottile, colta, un po' più raffinata rispetto alle battutacce a doppio senso che il pubblico sembra tanto apprezzare. Ma ogni spettacolo deve inevitabilmente chiudersi, con somma vergogna del povero esecutore, con la canzoncina popolare milanese "L'osein de la comare". Eppure la svolta è dietro l'angolo: Giorgio Strehler lo ha convocato per un provino l'indomani; finalmente un'opportunità concreta di lasciare gli scantinati e iniziare una carriera al Piccolo Teatro. Ma come impressionare il maestro? Cosa proporgli di nuovo e originale? Dopo mille idee e ripensamenti, Aldovrandi decide che gli racconterà la storia della sua vita professionale.

Maurizio Micheli scrisse questo monologo comico, insieme a Umberto Simonetta, 32 anni fa. Lo porta nei teatri italiani dal 1978 e oggi, risulta tutt'altro che anacronistico. Sarà perché Aldovrandi è ormai dentro la pelle stessa di Micheli, sarà per la leggerezza e semplicità della scena che accoglie i due atti del monologo, sarà che la gavetta dell'attore non è poi così cambiata negli ultimi trent'anni ma il lavoro funziona e il pubblico si diverte. Sono indizi sufficienti per credere che le repliche non deluderanno, fintanto che continuerà a divertirsi colui che porta in scena lo spettacolo.
[marina vola]