MI scappa da ridere


Anno

2011

Genere
monologo

In scena
fino al 20 novembre
Teatro Sistina, Roma

Autore
Riccardo Cassini, Francesco Freyrie, Piero Guerrera, Michelle Hunziker, Giampiero Solari
Regia
Giampiero Solari
Coreografie
Bill Goodson
Scene
Marcello Jazzetti
Luci
Marcello Jazzetti
Musica
Leonardo De Amicis
Interpreti
Michelle Hunzinger, Mago Forest
Davide Pistoni, Dalila Frassanito, Giulia Federico, Martina Grilli, Giovanna D’Angi, Kimmy Street, Margherita Siesto
Produzione
Ballandi Entertainment

 

Avventato. È l’aggettivo che maggiormente si confà allo spettacolo “Mi scappa da ridere”, ma sarebbe meglio dire ‘One Woman Show’ che Michelle Hunziker propone in giro per l’Italia e che è attualmente in scena al teatro Sistina.
L’impostazione dello show prodotto dalla Ballandi è quella classica: Michelle è sola in scena (a parte delle piacevoli intromissioni), ha un corpo di ballo composto di sole donne ricco di paillettes e un’orchestra. Con il passare del tempo (un’ora e tre quarti di filata) la Hunziker ripercorre i fatti salienti della sua vita. Tutto ha inizio dal nome: i genitori s’innamorano mentre il jukebox suona “Michelle” dei Beatles. Da questa scena, si passa alla camera da letto della protagonista: poster, pupazzi e oggetti vari. E proprio un pupazzo prende vita tramite la proiezione su pannelli mobili: è il suo Trufolo (alias Michele Foresta, unico vero divertimento dello spettacolo). Tra i due inizia il classico gioco tra comico e spalla (ma la comica dov’è?).
L’ex moglie di Ramazzotti ricorda quando è diventata il lato B della marca Roberta; il provino; rivive la passione per i musical (perché scegliere brani di “Cabaret”?); la nascita dell’amore per Eros Ramazzotti iniziato a soli dieci anni e sbocciato sette anni dopo a Rimini; i possibili interventi di chirurgia plastica; gli animali in casa; i viaggi estivi in Romagna con la famiglia; le dinamiche presenti nel rapporto tra Michelle e la figlia adolescente Aurora (difficile credere che a 34 anni alla showgirl manchino i riferimenti per conoscere Facebook).

Un susseguirsi di evocazioni, ricordi e immagini che lasciano l’amaro in bocca. Già perché è difficile per uno spettatore maturo immedesimarsi nei suoi racconti e diventa impossibile per un ventenne condividere i problemi di Michelle con la figlia. La protagonista di “Mi scappa da ridere” è ancora giovane per uno show incentrato sulla sua esistenza e la sua professione. A conti fatti saranno pure 17 anni che lavora in televisione, ma i programmi da cui trarre spunto e materiale per lo show sono pochi. E inadatti per renderla protagonista di uno spettacolo teatrale. Michelle tiene la scena, ma non la fa sua. Non la domina. Anche gli autori, tra cui Riccardo Cassini che lavora per Fiorello, avrebbero dovuto tenerne conto. [valentina venturi]