I menecmi
Autore: T. M. Plauto Adattamento: Vincenzo Zingaro
Regia: Vincenzo Zingaro
Scene: Lorenzo Zapelloni Costumi: Emiliana Di Rubbo
Musica: Giovanni Zappalorto Luci: Giovanna Venzi
Produzione: Castalia
Interpreti: Riccardo Graziosi, Annalena Lombardi, Rocco Militano, Vincenzo M. Battista, Francesca Milani, Fabrizio Passerini, Ugo Cardinali
Anno di produzione: Genere: commedia
In scena: fino al 22 febbraio al Teatro Arcobaleno di Roma

Da Venerdì 16 gennaio al Teatro Arcobaleno I MENECMI, uno dei più rinomati classici dell’arte plautina, adattato e diretto da Vincenzo Zingaro. Questo divertentissimo capolavoro della commedia latina è il prototipo della “commedia degli equivoci”, provocati dall'assoluta identità fra due personaggi. Due gemelli, entrambi con lo stesso nome, separati fin da bambini, si ritrovano, a loro insaputa, nella stessa città: una combinazione che scatena situazioni comiche ed esilaranti scambi di persona. Ma questo divertente “gioco del doppio” cela, in realtà, qualcosa di più profondo.

Dopo lo straordinario successo ottenuto con le rappresentazioni de “LE NUVOLE”, “LA PACE” e “LE DONNE AL PARLAMENTO”di Aristofane, de “IL SOLDATO SPACCONE”, “AULULARIA”, “RUDENS” e “MOSTELLARIA” di Plauto, avvenute a Roma, al Teatro Arcobaleno (Centro Stabile del Classico) e nell’ambito di prestigiosi Festival (OSTIA ANTICA, TAORMINA ARTE, PAESTUM FESTIVAL, FESTIVAL DEI TEATRI DI PIETRA, FERENTO, LEUCIANA FESTIVAL e tanti altri - 1200 repliche, 250.000 spettatori), CASTALIA porta in scena un altro capolavoro della commedia classica con la collaborazione del Ministero per i Beni e le Attivita’ Culturali e del Comune di Roma - Assessorato alle Politiche Culturali che lo ha inserito nel progetto speciale TEATRO 2008/2009.

Il Teatro Antico è stato il primo esempio di “teatro integrale”. Le commedie greche e latine contengono un universo fatto di gesti, danza, musica e parola. Nel magico gioco della Commedia Antica, troviamo il germe di una teatralità pura, volta, a trecentosessanta gradi, al coinvolgimento dello spettatore, come elemento attivo della rappresentazione. Da questo input di fantasia e di libertà creativa, la possibilità di rielaborare trame e geometrie del racconto che travalicano i secoli. Nel percorso di studio e di rilettura del teatro antico I MENECMI offrono l’occasione di entrare in profondità in un discorso sul teatro e la vita, giocando e, allo stesso tempo, indagando sul concetto del “doppio”, che offre molteplici ed affascinanti punti di vista. Di qui l’idea di un Teatro all’interno del palcoscenico, un Teatro replicato, in cui frammenti di scenografia sono disposti in modo da creare uno “specchio metafisico” che avvolge i personaggi e ne dilata l’azione oltre i confini del reale. Essi prendono vita da quel Teatro replicato, come dal “luogo dell’immaginazione” e lo fanno apparendo in forma stilizzata, retaggio di antiche maschere che hanno travalicato secoli, per riversarsi nella concretezza della rappresentazione.