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IL MEDICO DEI PAZZI
Autore: Eduardo Scarpetta
Regia: Carlo Giuffrè
Scene: Aldo Buti
Costumi: Giusi Giustino
Musica: Francesco Giuffré
Luci: Vincenzo Zotto
Produzione: Lucio Mirra per la Diana OR.I.S.
Interpreti: Carlo Giuffrè, Piero Pepe, Monica Assante di Tatisso, Rino di Maio, Antonella Lori, Aldo De Martino
Anno di produzione: 2006 Genere: commedia
In scena: ROMA Teatro Eliseo dal 9 al 28 gennaio 2007
Ciccillo (Pierluigi Iorio), nipote scapestrato, da dieci anni vive a Napoli e mente senza pudore allo zio Felice Sciosciammocca (Carlo Giuffrè), di casa a Roccassecca. Il giovane fa credere allo zio di essersi laureato in medicina e di aver persino aperto un manicomio. La malasorte vuole che il benefattore decida di andare a trovare il ‘medico dei pazzi’ per vedere come vanno le cose e come sono stati impiegati i suoi denari, in verità spesi da Ciccillo per pagare i numerosi debiti. Cosa fare? Al bugiardo non resta altro che inscenare un finto ritrovo per pazzi all’interno della Pensione Stella, i cui proprietari e clienti, a conti fatti, del tutto sani non sembrano. Se in un primo momento la burla sembra riuscire, ben presto gli scambi di persona e i fraintendimenti lasciano posto alla nuda verità. Il povero Sciosciammocca (maschera inventata da Scarpetta per umanizzare Pulcinella) dovrà si chiedere scusa ai presenti, ma nel contempo capirà che “100 grammi di pazzia” sono da prescrivere anche al paziente più sano che ci sia!
Carlo Giuffrè, che recitò anche con Anna Magnani, ha spiegato l’origine delle opere di Scarpetta. “Metto di nuovo in scena “Il Medico dei Pazzi” un’altra commedia di Eduardo Scarpetta. Certamente ci sarà ancora qualcuno che mi domanderà perché non recito teatro italiano e io naturalmente risponderò che lo faccio ormai da trenta anni. Come, Scarpetta teatro italiano? Certo perché il teatro di Scarpetta fa parte della grande commedia dell’arte che è stata fonte del teatro universale; proviene dalle atellane: dalla fabula ridens, antica farsa di origine osca che fiorisce nel II secolo a.c. ad Atella, piccolo centro fra Capua e Caserta. Poi c’è la commedia plautina e via via nasce la commedia dell’arte, nascono quei grandi comici che fecero dire a Moliére “devo tutto ai commedianti italiani” quando nel Seicento quei comici andavano a recitare alla corte francese”.
Tra canzoni della tradizione napoletana e balletti marionettistici, “Il Medico dei Pazzi” scivola via senza slabbrature o momenti di noia, grazie al meccanismo comico perfetto, al ritmo irresistibile della farsa popolare e alla maestria che contraddistingue l’arte registica e interpretativa di Giuffré e della sua compagnia. [valentina venturi]
   
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