Hell, Popopera, One & Two
Autore: Emio Greco, Pieter C. Scholten
Regia: Emio Greco, Pieter C. Scholten
Scene: Emio Greco, Pieter C. Scholten, Marc Warning
Costumi: Clifford Portier
Musica: Wim Selles
Luci: Henk Danner
Produzione: ICKamsterdam Emio Greco|PC | co-produzione One Klapstuk Festival (Leuven), co-produzione Two Korzoprodukties (The Hague)
Interpreti: Victor Callens, Dereck Cayla, Vincent Colomes, Sawami Fukuoka, Emio Greco, Neda Hadji-Mirzaei, Marie Sinnaeve, Suzan Tunca
Anno di produzione: 2009 Genere: danza contemporanea
In scena: Teatro Valle| Via del Teatro Valle, 21 - Roma | Info: 06 68803794 info@teatrovalle.it

La stagione teatrale del Teatro Valle si è aperta con una sorprendente trilogia di danza contemporanea, portata in scena dal coreografo brindisino Emio Greco e dall'olandese Pieter C. Scholten. Ispirati al ciclo dantesco della Divina Commedia Hell, Popopera e One&Two sono il frutto della collaborazione di due menti appartenenti a orizzonti geografici e culturali quasi antitetici: il sud sanguigno e passionale di Greco e le rarefatte ed introspettive atmosfere di Scholten.

Autori anche del concept audio e luci, i due firmano uno spettacolo che valica i confini della danza di genere, connotandosi per la sofistificata tensione sperimentale. Suddivisa in tre parti, di cui “One&Two il “Paradiso” è l'approdo finale, la trilogia rappresenta una visione non convenzionale dell'esistenza umana, raggiunta tramite la ricerca del linguaggio corporeo e della reiterazione degli atti, che esprimono il doloroso pathos esistenziale coronato nella catarsi finale del paradiso.

E' un viaggio spettacolare e, talvolta, trasgressivo che si sviluppa su reminiscenze classiche, quali le arie della “Passione secondo Matteo” di Bach, serrati ritmi pop rock, tra cui perfino l'irriverente Marylin Manson, e il tango. La trilogia è una vera e proria forma di esplorazione che si avvale di ogni forma d'espressione disponibile passando dalle arti visive alla musica; dal teatro alla letteratura.

E' una danza istintuale ma misurata, sensuale e al contempo sublime, in cui i corpi flessuosi e saettanti dei danzatori si incontrano e si scontrano in una performance di dolore e sudore, gioia ed elevazione di prodigioso impatto sensoriale e intelettuale. [paola di felice]