La guerra fredda della famiglia Sox
Autore: Gianluca Tocci Traduzione:
Regia: Carlo Emilio Lerici
Canzoni e musiche: Gianluca Tocci
Luci: Marco Laudando Scene:
Produzione: GAG Entertainment
Interpreti: Massimo Bonetti, Gianluca Tocci, Giovanni Bussi, Angela di Sante, Giuliana Vigogna
e con la partecipazione di Federico Tocci
Anno di produzione: 2008 Genere: commedia musicale
In scena: fino al 31 maggio al Teatro Della Cometa di Roma | Via del Teatro Marcello, 4 - Tel.: 06/6784380 |Dal martedì al venerdì alle 21 - Il sabato alle 17 e alle 21, la domenica alle 17 -

I Sox sono una di quelle dinastie formatesi intorno a un patriarca che, nel tempo, costruisce un impero e mantiene la famiglia legata attorno al patrimonio accumulato. Il patriarca di questa storia è lo zio Adamo Sox, figura avvolta nella leggenda - qualcuno giura di averlo conosciuto - da cui discendono centinaia di fortunati eredi.
Franco e Nicki Sox sono due di questi; cugini, dividono a Roma un appartamento di proprietà dello zio ma, alla morte di questo, scoprono di doverlo condividere per un mese con due lontane parenti spagnole, con le quali dovranno trovare un accordo per la spartizione di questa eredità comune. Garante dell'operazione è l'avvocato Stern, mentre il parente defunto compare come presenza immateriale (visibile solo al pubblico), attraverso il televisore di casa. I suoi interventi servono per dispensare perle di saggezza: dopo aver passato la vita ad accumulare denaro e matrimoni, da morto si aspetta dagli eredi che non siano legati ai beni materiali, ma sappiano riconoscere il bene superiore dell'amore come ricchezza ineguagliabile. Cosa che puntualmente accadrà e così "La guerra fredda dei Sox", che era nata come lotta spietata tra sessi, si conclude con il più classico dei lieto fine, un doppio fidanzamento.
Se il testo della commedia non brilla per originalità, la messa in scena segna però molti punti a suo favore: Massimo Bonetti si diverte da morire nel ruolo dell'avvocato Stern e allo stesso tempo coinvolge il pubblico, riuscendo a tirare la caratterizzazione del personaggio fino al limite, fermandosi un attimo prima di farlo diventare una macchietta; i quattro protagonisti sono credibili nella parte e, mescolando alla recitazione le parti cantate, si ispirano alle romantiche commedie musicali di una volta, creando un'azione vivace e brillante che tiene alta l'attenzione dello spettatore.
[marina viola]



   
| 4 domande a massimo bonetti | edizione 2009 |