Un gioco senza regole, un emozionante giallo tragicomico
Autore: Andrea Quintili Adattamento:
Regia: Andrea Quintili
Scene: Teodoro Bungaro, Andrea Quintili
Coreografie: Teodoro Bungaro, Andrea Quintili
Luci: Cristian Bove Musica: canzone “anime sbagliate” di Daniele Quintili
Produzione:
Interpreti: Andrea Quintili, Ilaria De Novellis, Teodoro Bungaro, Francesca Del Vicario, Alessandro Martini, Rossella Caniglia, Giovanbartolo Botta, Michela Barone, Matteo Cirillo, Giulio Viola, Giulia Villanelli
Anno di produzione: 2010 Genere: commedia

In scena: fino al 9 maggio al Teatro Lo Spazio di Roma

Lo spettacolo “Un gioco senza regole, un emozionante giallo tragicomico” è scritto e diretto da Andrea Quintili. La storia narra una vicenda di cronaca accaduta in un piccolo paese la cui banca viene assalita da quattro rapinatori che si macchiano anche di un omicidio. Fortuitamente, assiste all’accaduto una bambina che, affacciatasi alla finestra della propria abitazione, riesce a vedere in faccia i ladri. Grazie alla sua testimonianza uno della banda viene preso. Ma da quel momento la famiglia e la piccola vengono minacciati al punto da dover fuggire e nascondersi per anni all’estero.

La storia comincia dieci anni dopo, nel momento in cui lo zio di Patrizia decide di aprire una pensione nel palazzo dove abitava la nipote. Nel piccolo albergo si presentano clienti di ogni tipo: tra loro si nascondono anche i delinquenti tornati “in loco” per uccidere la giovane testimone che ora ha quasi vent’anni: tra equivoci e colpi di scena, il giallo si snoda verso l’enigmatica soluzione finale.

Lo spettacolo, seppur ricco di buona volontà e impegno, rivela diverse carenze sia al livello registico che drammaturgico. Le gags e i tempi comici a volte sono sacrificati per le troppe ripetizioni e imprecisioni. Anche lo spazio scenico non sembra ben vissuto dagli interpreti, che a volte risultano goffi e schiacciati da una scenografia ingombrante e poco consona ai movimenti. Lo stile rimane a metà tra la commedia musicale e la farsa: gli attori non cantano dal vivo ma su basi musicali pre-registrate, quasi parodiando le dinamiche sceniche che risultano eccessivamente caricate ed esteriori. Ci si augura che con un lavoro più attento e mirato, lo spettacolo possa migliorare in qualità e resa. [annalisa picconi]