Teatro Brancaccio, Roma | Sabato 18 - Domenica 19 aprile 2009

Il poeta Straniero
ovvero STRANIERO UGO, poeta


di Maurizio Costanzo, Enrico Vaime
con Roberto Herlitzka e Nancy Brilli
regia Marco Mattolini

Nell’ambito dell’iniziativa FUTUROMA FUTURISTA, 100 anni del manifesto Futurista di Marinetti, in programma sabato 18 e domenica 19 aprile al Teatro Brancaccio di Roma Il poeta Straniero ovvero Straniero Ugo, poeta una celebrazione della poesia e del teatro futurista.

L’intento della rappresentazione, la cui drammaturgia è di Maurizio Costanzo ed Enrico Vaime per la regia di Marco Mattolini, è quello di proporre una storia totalmente inedita di un poeta futurista, Ugo Straniero, che non ebbe grandi riscontri nella vita e che morì, poco più che sessantenne, facendo il bibliotecario.

Saranno ricostruiti momenti della vita di Ugo Straniero, interpretato da Roberto Herlitzka e conosceremo le tre donne importanti per la sua vita, tutte figure interpretate da Nancy Brilli: Esterina la moglie, Giuditta la musa futurista, Annina l’ammiratrice e infine Irina la straniera.

Insieme a Herlitzka e la Brilli la Rimbamband, gruppo musicale composto da 5 elementi.
I costumi di Nancy Brilli sono realizzati da Laura Biagiotti che, per l’occasione, ha disegnato gli abiti ispirandosi al pittore futurista Giacomo Balla.


"Il mio desiderio è quello di celebrare, nel centenario, la poesia ed il Teatro Futurista. La poesia innanzi tutto, che ebbe tra i grandi protagonisti, Aldo Palazzeschi, Luciano Folgore, Libero Altomare e lo stesso F.T. Marinetti. L’intento è di proporre una storia totalmente inedita di un poeta futurista, Ugo Straniero, che non ebbe grandi riscontri in vita e morì, poco più che sessantenne, facendo il bibliotecario.
Mettere in scena alcuni momenti della vita di Ugo Straniero, consapevole innanzi tutto di come e quanto il futurismo rappresenti un recupero di fantasia è la conferma che si vive in una vita assai spesso verosimile e non vera.

Ugo Straniero sarebbe rientrato nell’anonimato che lo ha accompagnato in vita, se nel febbraio del 2009 non ricorressero i cento anni della nascita di questo movimento. Raccontando la storia del poeta Ugo Straniero si vive l’esplosione del Futurismo illuminando la vita di un poeta futurista sconosciuto e anche sfortunato. Attraverso Straniero si leggono e conoscono altre poesie, pitture e musiche di un’epoca irripetibile. Si renderà omaggio alla memoria di Anton Giulio Bragaglia, grande autore, regista futurista, che io ebbi occasione di intervistare giovanissimo. Da allora mi appassionai al Futurismo e ai bassotti a pelo raso neri.
Grazie della vostra attenzione a nome mio e di Enrico Vaime." Maurizio Costanzo