Intervista a Cristiano Leopardi - Lady Oscar
[valentina venturi]

“Sono entusiasta di partecipare ad un musical. Lady Oscar è uno spettacolo ben costruito e ben recitato. Il mio personaggio, poi, fa da collante tra i due mondi che si scontrano, la corte e il popolo”.

Così si esprime il riccioluto Cristiano Leopardi, nel cast nello spettacolo Lady Oscar – Francois – Versailles Rock Drama, in scena al teatro Vascello di Roma fino al 5 aprile.


Interpreta Bastien (Alen nel manga), amico del popolo ma ben presto componente dei soldati della guardia reale. Cosa pensa del suo personaggio?
È un carattere che evolve assieme allo svolgersi della storia. Un collante. Apro lo spettacolo da ubriaco, ho appena perso mio padre e chiedo l’elemosina; ma poi mi arruolo per denaro e divento un soldato della guardia. Sono scettico verso Oscar (Alice Mistroni) perché donna, ma poi divento il suo riferimento con il popolo. Infine conosco Robespierre (Massimiliano Micheli) e faccio in modo che la gente lo accetti e segua i suoi dettami verso la libertà. Sono amico fraterno di André (Danilo Brugia), ma non dimentico le mie origini.

Qual è la sua canzone preferita, tra tutte quelle eseguite?
“Un giorno lontano nel tempo”, cantata da Maria Antonietta (Emanuela Maiorani) e Fersen (Cristian Ruiz). Trovo sia perfetta.

C’è una scena che predilige interpretare?
Ne ho due: il duello con madamigella Oscar e la scena della taverna. Nella prima posso mettere alla prova la mia capacità fisica, visto che i combattimenti di spada sono molto difficili da rendere credibili. Certo l’aiuto di Stefano Pantano (maestro d’armi, ndr) è stato fondamentale, affinché venisse il più verosimile possibile.

Il momento della taverna, invece, è molto articolato. Sul palcoscenico ci sono i rappresentati del popolo (il corpo di ballo), Sophie (Domina Cozzolino) la sorella di Bastien, Robespierre e l’oste (Francesco Biolchini). Tutti assieme decidete di armarvi e reagire all’oppressione della corte di Re Luigi XVI (Filippo Dini). Cosa le piace di questo momento?
Lo trovo molto coinvolgente. Robespierre canta e lo spalleggio, ne divento il coro, esprimo e rendo coinvolgenti i suoi slogan. I nostri due personaggi spingono il popolo alla Rivoluzione Francese. È un momento molto forte.

In televisione guardava il cartone animato Lady Oscar, da cui il regista Andrea Palotto ha tratto il musical?
Certo, anche se devo ammettere che la sigla de “La stella della Senna” era la mia preferita!

Oltre a far parte del cast del musical prodotto dall’associazione Diverbia et Cantica, è uno dei fondatori del gruppo “Uscita di emergenza” (oltre a Cristiano Leopardi, ne fanno parte Marzia Turcato e Rosalba Battaglia, ndr). Progetti per il futuro?
Con gli Uscita (http://www.myspace.com/gliuscitadiemergenza) siamo sempre in fermento, pronti a metterci alla prova recitando e ideando nuovi progetti. Singolarmente mi piacerebbe poter continuare con il musical, un genere completo. Questa estate, poi, sarò al Teatro Orione in una riduzione di “Rugantino”, diretto da Maura Ippoliti.

 

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