L'ermafroditismo
o monoicismo è un fenomeno col quale un individuo di
una determinata specie, animale o vegetale, possiede durante
l'arco della sua vita entrambi gli organi sessuali e può
quindi produrre, contemporaneamente o successivamente, sia
i gameti maschili (spermi) sia quelli femminili (uova). Se
gli individui sono maschi nella prima parte della vita si
parla di proterandria (ad es. l'orata), nel caso opposto si
parla di proteroginia. Storicamente il termine ermafrodito
era usato per descrivere individui in particolare nella specie
umana che presentano organi genitali (primari e/o secondari)
ambigui. In alcune specie animali, in particolare invertebrati,
il fenomeno è comune o addirittura essenziale per la
riproduzione, non così è per la specie umana.
Su questo tema delicato, la regista Lucia Puenzo ha imbastito
un toccante racconto di formazione – sessuale, psicologica,
fisica – vincitore a Cannes 2007 della Settimana della
Critica. “Anche se molta gente non vuole riconoscerlo,
- racconta la regista - numerosi bambini nascono con ambiguità
genitali. La nostra società sta attraversando un periodo
di transizione giuridica e culturale riguardo al tema dell’ermafroditismo.
Nel cinema, prima d’ora, non era mai stato girato un
film che descrivesse il difficilissimo momento in cui una
ermafrodita di 15 anni si trova a dover fare i conti con la
propria sessualità, ad avere la sua prima esperienza
sessuale, ad innamorarsi per la prima volta, e che rappresentasse
la commozione e la confusione che tutto ciò genera
in lei e nella sua famiglia.”
La Puenzo lo fa attraverso al storia di Alex, 15 anni, e dei
suoi genitori divisi sul modo di comportarsi e sulla soluzione
da intraprendere al “problema”.
Tra una volontà di essere considerata speciale ma normale
e la cattiveria e curiosità morbosa del mondo esterno
al nucleo familiare, si consumano piccoli drammi e minimalistiche
gioie oltre ai primi rigurgiti e curiosità sessuali.
La materia poteva dare adito a morbosità di varia natura,
ostacoli che la Puenzo evita accuratamente attraverso uno
stile piano, affettuoso nei confronti dei personaggi in campo,
registrando comportamenti e reazioni davanti ad un argomento
che richiede scelte di campo non prive di lacerazioni etiche
e morali. [fabio melandri]