Se
bisogna citare un personaggio emblematico dell'universo X-Men,
nessun dubbio che Wolverine sarebbe in cima alla lista. A tal
punto che è l'unico eroe a cui la Fox ha dedicato degli
interi film.
Hugh Jackman sfoggia per la sesta volta artigli e lame affilate
del mutante Wolverine nell'ultima opera dedicata alla serie
dal titolo Wolverine: l'immortale. Dopo un primo spin-off deludente
(X-Men le origini: Wolverine
nel 2009), le redini sono affidate a James Mangold, regista
non troppo conosciuto (Kate &
Leopold, Quando l'amore brucia l'anima - Walk the Line, Innocenti
Bugie…) ma assolutamente valido.
In parte ispirato al comic book Wolverine, e più in particolare
I’m Wolverine, il primo volume di una mini serie scritta
da Chris Claremont e disegnata da Frank Miller nel 1982, qui
ritroviamo un Logan spaventato dai suoi ricordi e dal peso della
sua immortalità, recluso in Alaska in preda agli incubi
che gli fanno rivivere ogni notte la morte del suo amore Jean.
Cronologicamente il film si svolge dopo X-Men - Conflitto finale,
Logan è quindi solo dopo lo smantellamento degli X-Men
e questo gli da il tempo di riflettere sulla vita, il suo scopo
ed il suo significato, una riflessione che si protrarrà
durante tutto il film. Auto esiliatosi nei boschi, verrà
ritrovato dalla giovane Yukio che vuole portarlo con sé
a Tokyo per salutare l'anziano morente Yashida, magnate della
tecnologia, salvato da Wolverine durante il bombardamento atomico
di Nagasaki alla fine della II Guerra Mondiale. Il vecchio non
vuole solo dirgli addio ma offrirgli il dono prezioso della
mortalità, la possibilità di porre fine alle tante
perdite che Wolverine ha subito nella sua sempiterna esistenza.
La cosa però non sarà così semplice e Wolverine,
paracadutato nel Sol Levante, si ritroverà coinvolto
in una storia di famiglia nel bel mezzo di una guerriglia Yakuza
e di ninja rocamboleschi che si regolerà a colpi di artigli.
Logan perderà i suoi poteri fino quasi a ritrovarsi 'umano'
e dovrà faticare ancor di più per riaffermare
la sua supremazia di immortale. Un Logan disperato e senza poteri,
permetterà a Mangold di offrire scene più intime,
più calme, mostrando un Wolverine finalmente più
umano.
Questo
cambia anche il ritmo del film d'azione orientato a grandi esplosioni,
colpi di scena e montaggio veloce ma alternato a momenti più
pacati e di introspezione.
Hugh Jackman a 44 anni si mette ancora una volta nelle migliori
condizioni di poter vestire i panni del suo personaggio, tornando
ad allenarsi duramente e a sfoggiare un fisico scolpito e muscoloso
per dare il giusto aspetto e conferire carattere a questo supereroe
dall'inesauribile energia combattiva. Grande prova d'attore
dunque e non solo fisica, sebbene sia una goduria per gli occhi.
[daniela
ciambelli] |
Interpreti |
Hugh
Jackman, Brian Tee, Hiroyuki Sanada, Hal Yamanouchi,
Will Yun Lee, Rila Fukushima, Tao Okamoto |
Produzione |
Marvel
Enterprises, Twentieth Century Fox Film Corporation |
Distribuzione |
20th
Century Fox |
Uscita |
25/07/2013 |
Nazione
| Anno |
USA | 2013 |
Genere
| Durata |
azione | 126' |
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