Wall Street - Il denaro non dorme mai
Wall Street: Money Never Sleeps
Regia
Oliver Stone
Sceneggiatura
Allan Loeb
Fotografia
Rodrigo Prieto
Montaggio
David Brenner, Julie Monroe
Scenografia
Kristi Zea, Paul D. Kelly
Costumi
Ellen Mirojnick
Musica
Craig Armstrong
Interpreti
Shia LaBeouf, Carey Mulligan, Michael Douglas, Frank Langella, Josh Brolin, Susan Sarandon
Produzione
Edward R. Pressman Film
Anno
2010
Nazione
USA
Genere
drammatico
Durata
135'
Distribuzione
20th Century Fox
Uscita
15-10-2010
Giudizio
Media

Nassim Taleb nel suo saggio I cigni neri, racconta come le previsioni sul futuro siano fatte in base all'esperienza di fatti accaduti nel passato. L'uomo impara dall'espereinza che altro non è che lezioni su sbagli del passato. Ma accade che il futuro sia governato da eventi mai accaduti precedentemente, di fronte ai quali l'uomo si trova senza alcuna arma di difesa. La capacità di governare questi eventi imprevedibili avrebbe permesso all'uomo di prevedere per esempio gli attacchi aerei dell'11 settembre, come il crollo di Wall Street ed il successo di Google.
Quindi se Jack Moore (Shia LaBeouf), giovane ed abile brooker finanziario, avesse letto il libro di Taleb, si sarebbe evitato un sacco di guai, a partire da quelli causati dal suo futuro genere il redivivio Gordon Gekko, uscito di prigione per aggiotaggio ed in bilico se cambiare vita e riconquistare l'affetto della figlia, oppure gettarsi nuovamente a capofitto nel mondo finanziario sull'orlo di una crisi, non tanto per il gusto del guadagno, quanto per quello del rischio.
Stiamo parlando della nuova pellicola di Oliver Stone, Wall Street – Il denaro non muore mai, con cui il regista americano riprende uno dei suoi personaggi più riusciti, contestualmente a Michael Douglas, dopo ben 23 anni.
Di acqua ne è passata sotto i ponti di New York, sulle sponde dell'Hudson River, fiumi di denaro ne sono passati, le banche si trovano in difficoltà e il Governo Americano è pronto a realizzare nel tempio del capitalismo, uno dei principi fondanti di politica economica di stampo socialista.
Stone con la solita leggerezza da panzer tedesco, costruisce una storia di per se complicata nei diversi passaggi, a meno che non si sia un esperto economista, per dare la sua versione dei fatti sulla crisi economica che attanaglia oggi gli Stati Uniti come il mondo intero. Lo fa riempiendo la struttura narrativa di dettagli, digressioni, indeciso su quale strada seguire. La descrizione del mondo bancario e finanziario è agghiacciante e verosimile; il personaggio di Shia LaBeouf è il solito idealista sognatore già visto in innumerevoli pellicole che alla lunga si dimostra sin troppo ingenuo per il mondo che frequenta; Gordon Gekko, le cui rughe sul volto di Douglas rendono apparentemente più umano ed espressivo, è il solito squalo dai denti affilati con cui lo spettatore stringe da subito un rapporto di empatia.
Il problema della pellicola è quello di non essere decisa nel percorrere una strada piuttosto che un'altra. Il coraggio dimostrato da Stone in altri contesti di andare contro corrente, di essere la pagliuzza negli occhi di un gigante come gli Stati Uniti d'America, qui è solo accennato. La ricerca di un finale consolatorio, di un happy ending affettivo risulta forzata e stridente con l'efficace scenario in cui azioni e personaggi sono calati. Segno che anche il buon Oliver con il passare dell'età stia invecchiando ed quindi ammorbidendo?
[fabio melandri]