I corpi
speciali della polizia stanno per fare il loro ingresso nella
fabbrica abbandonata dove il sadico serial killer noto come
il Ragno ha imprigionato le sue vittime.
Fuori, oltre l’FBI c’è il Dottor Fredrick
Leemen, psichiatra e profiler che ha ricostruito la personalità
del killer. Le cose non vanno come dovrebbero, una serie di
trappole decima le vittime e la squadra swat che avrebbe dovuto
liberarle.
Per il dottor Leemen è l’ultima e insopportabile
sconfitta, decide di lasciare il caso e tornare alla sua vecchia
vita e al suo vecchio impegno in una clinica psichiatrica
per ragazzi.
Qui incontra Matthew, appena risvegliatosi dopo una settimana
di coma in uno stato di amnesia permanente.
Matthew è un ragazzo sensibile ed introverso, ma l’amicizia
con un altro paziente della clinica, Nick, il suo opposto,
lo aiuterà a sciogliere quelle riservatezze che il
dottore non riesce invece a vincere.
Nick e Matt si introducono nell’archivio della clinica
per scoprire notizie sul passato di Matt, ma si imbattono
nel vecchio materiale che il Dottor Leemen aveva raccolto
sul Ragno, comprese alcune videocassette con immagini raccapriccianti.
Matt comincia ad avere delle visioni, degli incubi incredibilmente
realistici, che lo legano a doppio filo alle vicende del Ragno.
Sembra vivere le torture del mostro ed è forse in grado
di seguirne le tracce.
Tramite ricerche sul web, i due ragazzi si mettono in contatto
con una giovane giornalista che sta seguendo le indagini sugli
omicidi del serial killer. Hope, oltre ad essere bellissima,
è motivata e cinica al punto giusto per seguire un
caso del genere, anche contro la volontà del suo direttore.
Le conoscenze di Hope si uniscono alle visioni di Matt, e
i ragazzi sentono di poter arrivare a quella soluzione che
né la polizia né Leeman hanno ancora trovato.
E così, seguendo le visioni e gli incubi di Matthew,
ricostruiscono le trame di morte del killer fino all’inevitabile
faccia a faccia, che nasconde un terribile segreto.
Note
di regia: luigi cecinelli
Visions è un thriller
psicologico. Nonostante alcune scene d’ impatto, sicuramente
violente, il film racconta la storia di tre ragazzi che decidono
di partecipare ad un gioco più grande di loro, mettendosi
sulle tracce di un serial killer.
L’aspetto che più mi ha intrigato nello sviluppo
dei personaggi è il fatto che tutti, a loro modo, stanno
mentendo. Ognuno dei protagonisti sta nascondendo qualcosa,
e nello svolgimento della storia diventa sempre più
chiaro che l’equilibrio dell’azione è dato
da questa “finzione”.
Il film si avvale della presenza di attori giovani ma di grande
talento, selezionati grazie a dei casting fatti a Londra ed
a New York.
Durante il casting di New York, Henry Garrett si era presentato
per un altro ruolo ma, fin da subito, è stato però
naturale affidargli il ruolo di Matthew. Individuato l’attore
protagonista, in maniera quasi automatica, tutti gli altri
personaggi hanno trovato un loro volto.
Una volta terminato il cast, con la convinzione di aver trovato
i giusti attori, è stato veramente facile dare vita
a questa storia.
Visions è un thriller che gioca sui diversi livelli
di percezione delle cose che ci vengono raccontate. Lo spettatore
riceve lungo il film una serie di informazioni funzionali
allo sviluppo della trama.
Ma è solo nel finale che si possono interpretare e
“comprendere” tutti gli indizi, sia visivi che
narrativi, sparsi lungo la storia.