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Regia
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Laurent Cantet |
Sceneggiatura |
Laurent
Cantet, Robin Campillo |
Fotografia |
Pierre
Milon |
Montaggio |
Robin
Campillo |
Scenografia |
Frankie
Diago |
Interpreti |
Charlotte
Rampling, Karen Young, Louise Portal, Menothy Cesar,
Lys Ambrosie, Jackenson Pierre |
Anno |
2005 |
Durata |
105' |
Nazione |
Francia |
Genere |
drammatico |
Distribuzione |
Mikado |
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Laurent
Cantet è il regista di L’emploi
du temps e di Risorse umane.
Due film che sono estremamente maschili. In entrambi il punto
di vista è maschile. Solo maschile. Con Verso
Sud Cantet vuole invece focalizzare un punto di vista
femminile con la storia di tre donne americane in vacanza (sessuale)
ad Haiti. Il problema, però, è che alla fine è
sempre il suo, maschile, punto di vista che predomina.
Brenda, Ellen e Sue. Tre donne sole. A caccia di avventure.
Nella Haiti della dittatura. Il giovane Legba le seduce. Nello
strano gioco del sesso senz’amore, che poi senz’amore
non è mai, e del pericoloso potere dei soldi, soprattutto
americani, tutti resteranno scottati.
Brenda è innamorata di Legba, ha fatto saltare il suo
matrimonio per lui ed è tornata ad Haiti per rivederlo.
Ellen vuole solo le attenzioni di Legba, che riesce ad avere
pagando, ma in realtà lo ama senza speranza. Sue vive
il momento senza illudersi che la sua vita cambierà.
Dramma romantico? Denuncia del turismo sessuale? Saggio politico?
Riflessione sulla vecchiaia? Cantet non sembra avere le idee
chiare. C’è uno sbilanciamento tra i vari registri
narrativi. Ci sono le storie delle tre donne. Ma anche tra loro
c’è un divario. Ellen e Brenda hanno una vita narrativa
preponderante rispetto a Sue che rimane marginale. Si rivolgono
alla cinepresa e parlano ciascuna di sé, quasi una confessione/presentazione.
Ma mentre Ellen e Brenda, che amano Legba, si immettono in un
percorso sentimentale, e quindi sviluppano un’azione,
Sue rimane in disparte, risultando pressoché inutile
ai fini della storia.
L’elemento, interessante, della vecchiaia come deperimento
fisico che ti annienta anche socialmente non viene approfondito.
Si accenna a come la donna dopo i 40 anni abbia bisogno di pagare
un uomo giovane che la ami ma niente più. Cantet preferisce
forzare il dramma intrecciando desiderio fisico e politica e
il risultato alla fine lascia interdetti. [marco
catola]
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