Coppie
sposate, coppie che convivono, coppie che potrebbero formarsi
e coppie che si sfasciano (in tutto cinque donne e quattro
uomini). In sintesi (la pellicola dura due ore), è
questo l’argomento della commedia diretta da Ken Kwapis
e tratta dal libro omonimo di Greg Behrendt e Liz Tuccillo,
tratto a sua volta da un episodio di Sex
and The City. Di diverso dalla serie e dalle vicende
descritte c’è la location: siamo a Baltimora
e non nella Grande Mela, ma per il resto le similitudini con
la vita di Carrie & Company sono moltissime, troppe. Dai
passanti che riportano le loro storie personali alle telecamere,
alle riflessioni personali fino agli esempi di amici di amici,
che si trasformano in universali massime di vita.
Janine (Jennifer Connelly) è una donna sposata, ingannata
e poi tradita dal marito Ben (Bradley Copper) che cede alla
tentazione di avere Anna (Scarlett Johansson); Gigi (Ginnifer
Goodman) è innamorata follemente di un uomo che tampina,
ma finisce per imbattersi nel suo amico Alex (Justin Long)
che tenta con lei un esperimento alla “My Fair Lady”.
E Mary (Drew Barrymore) continua a dare appuntamenti ad uomini
diversi, usando tutte le tecnologie possibili, ma senza riuscire
a trovare un punto di stabilità.
La pellicola è suddivisa in capitoli: La verità
è che non gli piaci abbastanza se non ti telefona…
Se va a letto con qualcun altro… Se non ti sposa….
Ogni titolo sviluppa la storia individualmente, rimanendo
però sempre collegati alla visione generale sull’attesa
della persona giusta, quella che ti renderà l’eccezione
alla regola.
L’errore di fondo che le donne fanno e da cui parte
l’intero film è che sin da piccole si illudono
di piacere proprio ai ragazzi che le trattano male. Questo
fraintendimento, inculcato dalle madri alle figlie: “Non
piangere, la verità è che tu gli piaci, per
questo ti tratta male”, diventa lo spunto narrativo
per due ore di chiacchiere, locali alla moda, pensieri e paranoie
sentimentali. Non si può definire un film innovativo.
[valentina venturi]
.
Note
di produzione
Se siete seduti accanto al telefono chiedendovi perché
ha detto che vi avrebbe chiamato e invece non lo ha fatto,
oppure non capite perché non vuole più venire
a letto con voi, o ancora perché il vostro rapporto
è statico… la verità è che non
gli piaci abbastanza.
“Forse questo è il primo film ispirato da una
battuta del dialogo di un programma televisivo”, fa
notare il regista Ken Kwapis.
In realtà, la frase ha ispirato prima gli sceneggiatori
di “Sex and the City”, Greg Behrendt e Liz Tuccillo,
che hanno scritto il libro di grande successo La verità
è che non gli piaci abbastanza.
“Non ho iniziato con l’intenzione di scrivere
un libro sulle relazioni sentimentali”, spiega Behrendt,
che ha trasformato la frase in un bestseller. “Tutto
è iniziato da un commento casuale fatto durante un
pranzo. Dire a una donna che quando un uomo non le telefona
significa che non prova interesse per lei mi sembra solo buonsenso”.
“Quell’episodio di ‘Sex and the City’
mi è piaciuto moltissimo”, dice la produttrice
Nancy Juvonen. “Poi ho letto il libro e ho cominciato
a interessarmi all’idea di essere pratici nell’affrontare
l’argomento degli appuntamenti e dei rapporti e tutte
le mitizzazioni che ci creiamo quando non riceviamo quella
telefonata o quell’invito che desideriamo tanto”.
Quell’idea è diventata immediatamente un film.
“Avevo tante idee su come trasformare quella battuta
‘la verità è che non gli piaci abbastanza’
in un film, senza mai pronunciarla, e sapevo di voler realizzare
questo film”.
Ma nello stesso tempo non avrebbe mai immaginato di poter
avere un cast simile, con Ben Affleck, Jennifer Aniston, Drew
Barrymore, Jennifer Connelly, Kevin Connolly, Bradley Cooper,
Ginnifer Goodwin, Scarlett Johansson, Kris Kristofferson e
Justin Long.
Ma per prima cosa aveva bisogno di una sceneggiatura.
Juvonen afferma che il materiale è basato su esperienze
personali e informazioni. “Nel libro si diceva ‘ho
capito cosa stai dicendo, Greg, comunque penso che davvero
quel tipo abbia perso il mio numero, perché gli piacevo
tanto quando ci siamo incontrati al bar’. E la risposta
di Greg era del tipo ‘cara, non gli piaci, cerca qualcuno
a cui piaci davvero’. Ma non c’era una vera storia
da seguire”. Quindi ha deciso di affidarsi al team di
sceneggiatori formato da Abby Kohn e Marc Silverstein, con
cui aveva già lavorato anni prima per la commedia di
grande successo “Mai stata baciata”.
“Era arrivato il momento di rimettere insieme la band.
Siamo cresciuti tutti in questi dieci anni, sicuramente ora
siamo più dinamici, un po’ più in gamba,
abbiamo maggiori esperienze relazionali da far filtrare in
queste storie. Abbiamo iniziato prendendo in esame le nostre
storie e quelle degli amici e le abbiamo abbellite, loro sono
sceneggiatori bravissimi ed è stato molto divertente”.
“Ci siamo concentrati sui titoli dei vari capitoli :
La verità è che non gli piaci abbastanza se
non ti telefona, …se va a letto con qualcun altro, …se
non ti sposa, e così via”, continua Kohn. “E
questa è stata l’ispirazione maggiore che abbiamo
preso dal libro, che non ha veri personaggi o un intreccio,
e ogni titolo è stato sviluppato in una storia individuale.
E il tutto è diventato il nostro film corale”.