“Se
la gente facesse di più l’amore, le cose andrebbero
meglio”.
Questa frase è il manifesto della pellicola spagnola
tratta dal romanzo autobiografico di Valérie Tasso,
diretta da Christian Molina e interpretata dalla spagnola
Belén Fabra.
Una giovane (Belén Fabra) si confida con la nonna (Geraldine
Chaplin): le chiede consiglio sulle sue insicurezze riguardanti
il sesso. L’anziana consiglia all’inquieta nipote
di scrivere un diario in terza persona, per avere un punto
di vista più obiettivo. Il registro giornaliero prende
immediatamente vita con i racconti della prima volta di Valérie
a quindici anni dentro un bagno tra paura e voglia di capire
cosa si provi di così speciale, per poi proseguire
con incontri casuali, giochi erotici, amori sbagliati, un’esperienza
come squillo d’alto bordo fino alla decisione finale:
scegliere da sola come vivere, senza lasciar decidere agli
altri e senza aver paura di venire giudicati per questo.
Una pellicola molto vicina alla vicenda raccontata da Melissa
P. in Cento colpi di spazzola...,
ma con in più la libertà propria della Spagna.
La fotografia lascia a desiderare, trasformando la pellicola
in un’opera di un principiante mentre alcuni dialoghi
sembrano usciti da una pellicola di serie B.
La protagonista Belén Fabra offre il suo corpo in svariate
situazioni, ma troppo spesso resta con lo sguardo spaesato
verso il suo interlocutore. La discesa agli inferi non è
riuscita. [valentina venturi]