Dopo la
caduta di Roma, i signori della guerra inglesi combattono
ferocemente contro le mire espansioniste del Re irlandese
Donnchadh. Uno di questi Lord Marke cerca di unire sotto un’unica
corona le varie tribù inglesi per fondare una nazione
forte ed indipendente. Tra i suoi cavalieri spicca Tristano,
adottato da Lord Marke dopo che la sua famiglia fu sterminata
dalle truppe irlandesi. Ferito in battaglia e ritenuto morto,
Tristano viene curato da Isotta, misteriosa e bella ragazza
irlandese che lo nasconde alle truppe del di lei padre, Re
d’Irlanda, e se ne innamora ricambiata. Ma la storia
ha in serbo per loro un amore travagliato, osteggiato dai
giochi di potere e doveri di rango.
Prima di Romeo e Giulietta, ci furono Tristano ed Isotta.
Le grandi storie d’amore hanno ancora un loro nutrito
seguito nel buio della sala, se poi ambientate in un passato
a metà strada tra la storia ed il mito, condito di
echi alla Braveheart ed Il
Gladiatore, con una giovane e rampante star adorata
dalle teenager di mezzo mondo James Franco, ed un regista
Kevin Reynolds (Fandango, Robin
Hood, Rapa Nui, Il
Conte di Montecristo) che nei film in costume oramai
si muove con una certa disinvoltura, ecco cotto e pronto per
il grande schermo l’ennesimo filmone costruito a tavoli
ma ahimè senza corpo ne anima.
Tutto è così pianificato e strutturato nella
definizione dei personaggi come nello sviluppo delle azioni,
che un senso di già visto intorpidisce l’attenzione
degli astanti per trascinarsi stancamente per le oltre due
ore di proiezione.
I due interpreti principali, Sophia Myles (From
Hell – La vera storia di Jack lo Squartatore,
Underworld) ed il già
citato Franco (Spider-Man, The
Company) sono belli ma insipidi e quindi viene naturale
parteggiare per Rufus Sewell (Dark City,
Carrington, Cold
Comfort Farm), saggio e cornificato Lord Marke, che
darà lezione di immensa generosità ai due giovani
amanti. Nulla toglie e nulla aggiunge dire che i fratelli
Scott (Ridley e Tony) producono insieme ad una vecchia conoscenza
del nostro palinsesto televisivo, ovvero Giannina Facio.
[fabio melandri]