Dall’oscuro
spazio profondo una grosso cubo precipita nella terra dove
rimane nascosto per anni. Ma il cubo oltre ad essere un potente
convertitore di energia capace di dare vita alle macchine
è anche un enorme magnete che catapulta l’attenzione
sulla Terra di due generazioni di macchine da secoli in conflitto
tra di loro: gli Autobots e i Decepticons. I primi capitanati
dal saggio Optimus Prime, i secondi dal feroce e sanguinario
Megatron. La Terra diviene così territorio di combattimento
e di conquista tra le due razze meccaniche e tra queste e
la razza umana che, come in ogni film di supereroi si conviene
dimostra in alcuni suoi esemplari di avere un cuore di latta
ben più asettico di quello di un robot. Così
le sorti dell’umanità sono nelle mani del solito
adolescente complessato alle prese con i problemi di ogni
ragazzo: scuola, amici, automobili e ragazze. Ma tranquilli,
lui salverà il mondo a dispetto dei cattivissimi Decepticons,
degli stupidissimi agenti segreti americani e la bella di
turno si innamorerà di lui. Originale no?
Ma questi dettagli etici sono bazzecole che il virulento regista
Michael Bay (Bad Boy, The
Rock, Armageddon, Pearl
Harbor) seppellisce sotto badilate di testosterone,
azione, parodia e non-sense miscelate da un ritmo smodato
affidato ad un montaggio adrenalinico che impedisce ogni forma
di ragionamento sensato e finito. Un viaggio sulle montagne
russe per 135 minuti di durata, attraverso una sceneggiatura
che va contro ogni logica narrativa, talmente piena di buchi
da sembrare una gruviera.
A Michael Bay piacciono le esplosioni esagerate, i rallenty
delle esplosioni e fughe, le scene di battaglia – dobbiamo
ammetterlo – gli riescono molto bene ed il film paradossalmente
per almeno la sua metà si sostiene da una robusta dose
di ironia, citazionismo decelebrato ed autoironia che lo rende
anche simpatico, grazie anche ad una scelta attoriale che
vede ragazze di un certo spessore estetico tutt’altro
da disprezzare ed il cammeo magnifico di un immenso John Turturro,
al cui performance vale da sola il prezzo del biglietto (ridotto!).
Non mi dilungo oltre sulla trama, per altro assai complicata,
con tre storie diverse che si intrecciano l’una con
l’altra sino all’epifanico finale. Adrenalina
e testosterone sono serviti, per il buon cinema, prego rivolgersi
altrove. [fabio melandri]
|
trailer
|