Transformers
Transformers: The Movie
Regia
Michael Bay
Sceneggiatura
Roberto Orci,
Alex Kurtzman
Fotografia
Mitchell Amundsen
Montaggio
Tom Muldoon, Paul Rubell
Scenografia
Jeff Mann,
Nigel Phelps
Costumi
Deborah Lynn Scott
Musica
Steve Jablonsky
Produzione
Di Bonaventura Pictures
Interpreti
Shia LaBeouf, Megan Fox, Josh Duhamel, Rachael Taylor, Jon Voight,
John Turturro, Anthony Anderson, Michael O'Neill, Tyrese Gibson
Anno
2007
Genere
fantastico
Nazione
USA
Durata
135'
Distribuzione
UIP
Uscita
28-06-07

Dall’oscuro spazio profondo una grosso cubo precipita nella terra dove rimane nascosto per anni. Ma il cubo oltre ad essere un potente convertitore di energia capace di dare vita alle macchine è anche un enorme magnete che catapulta l’attenzione sulla Terra di due generazioni di macchine da secoli in conflitto tra di loro: gli Autobots e i Decepticons. I primi capitanati dal saggio Optimus Prime, i secondi dal feroce e sanguinario Megatron. La Terra diviene così territorio di combattimento e di conquista tra le due razze meccaniche e tra queste e la razza umana che, come in ogni film di supereroi si conviene dimostra in alcuni suoi esemplari di avere un cuore di latta ben più asettico di quello di un robot. Così le sorti dell’umanità sono nelle mani del solito adolescente complessato alle prese con i problemi di ogni ragazzo: scuola, amici, automobili e ragazze. Ma tranquilli, lui salverà il mondo a dispetto dei cattivissimi Decepticons, degli stupidissimi agenti segreti americani e la bella di turno si innamorerà di lui. Originale no?
Ma questi dettagli etici sono bazzecole che il virulento regista Michael Bay (Bad Boy, The Rock, Armageddon, Pearl Harbor) seppellisce sotto badilate di testosterone, azione, parodia e non-sense miscelate da un ritmo smodato affidato ad un montaggio adrenalinico che impedisce ogni forma di ragionamento sensato e finito. Un viaggio sulle montagne russe per 135 minuti di durata, attraverso una sceneggiatura che va contro ogni logica narrativa, talmente piena di buchi da sembrare una gruviera.
A Michael Bay piacciono le esplosioni esagerate, i rallenty delle esplosioni e fughe, le scene di battaglia – dobbiamo ammetterlo – gli riescono molto bene ed il film paradossalmente per almeno la sua metà si sostiene da una robusta dose di ironia, citazionismo decelebrato ed autoironia che lo rende anche simpatico, grazie anche ad una scelta attoriale che vede ragazze di un certo spessore estetico tutt’altro da disprezzare ed il cammeo magnifico di un immenso John Turturro, al cui performance vale da sola il prezzo del biglietto (ridotto!).
Non mi dilungo oltre sulla trama, per altro assai complicata, con tre storie diverse che si intrecciano l’una con l’altra sino all’epifanico finale. Adrenalina e testosterone sono serviti, per il buon cinema, prego rivolgersi altrove. [fabio melandri]

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