Detroit.
Un Agente Federale coinvolto in un furto di armi per milioni
di dollari, viene trovato assassinato. I sospetti cadono sul
suo partner Derrick Vann (Samuel L. Jackson), un ostinato
Agente Federale sotto copertura conosciuto per la sua disonestà.
In aiuto dell’Agente corre un improbabile alleato, un
pasticcione rappresentante di forniture per dentisti (Eugene
Levy)…
Commedia di stampo televisivo, riprende gli stereotipi della
classica "buddy comedy" senza riuscire ad inserire
elementi di novità o discontinuità che potessero
rendere minimamente interessante un'opera che passa nelle
sale cinematografiche italiane in pieno "chiuso per ferie".
Così il classico confronto-scontro dei due personaggi
tra loro diversissimi, che dovrebbe generare una serie di
gag più o meno divertenti, si trascina stancamente
in una dialettica monocorde e prevedibile tra un Samuel L.
Jackson in versione "vacanza da una vita" ed un
Eugene Levy, da tutti ricordato come il padre del complessato
adolescente protagonista dela saga di American
Pie, che con la sua aria da “uomo caduto sulla
terra” è un appena accettabile spalla comica
nell’economia generale dell'umorismo che tende constantemente
in riserva.
Alla regia Les Mayfield una carriera iniziata sotto l’ala
protettrice di Steven Spielberg e realizzatore per suo conto
di una serie di making of come L’Impero
del Sole, Chi ha incastrato Roger
Rabbit? e Indiana Jones e l’Ultima
Crociata e proseguita con film familiari come Miracolo
sulla 34a strada e Flubber
con Robin Williams. Un po' poco per sperare di acchiappare
spettatori in grave crisi di astinenza cinematografica o
in cerca di frescura all'ombra ell'aria condizionata delle
poche multisale ancora aperte in questa torrida estate del
nostro scontento filmico. [fabio melandri]