Nel 1692 cinque famiglie immensamente potenti della colonia
di Ipswich, In Massachussetts, strinsero un patto di silenzio.
Una delle famiglie voleva di più e fu bandita. I suoi
discendenti sono scomparsi senza lasciare traccia.
Massachussetts ai giorni nostri. Quattro giovani legati da
profonda amicizia frequentano la prestigiosa Spenser Academy.
Oltre all'amicizia, sono uniti da antichi legami
familiari e poteri speciali. I quattro discendono infatti
dalle famiglie che fondarono la colonia. Quattro appunto e
non cinque. Questo piccolo dettaglio numerico, fa già
intuire cosa accadrà, da parte di chi e via discorrendo.
I quattro, si comportano come supereroi, manco fossimo nel
quarto capitolo di X-Men, e gli umani nella loro profonda
idiozia ignorano quanto si sta scatenando davanti ai loro
occhi. Una vera e propria guerra per conquistare il potere
più grande: l'immortalità.
Questa in poco più di due parole la trama esilissima
di questo horror dalle ambizioni lillipuziane e dalla messa
in scena scialba e svogliata dell'ormai ex-promessa Renny
Harlin (Die Hard 2 - 58 minuti per morire,
L'esorcista - La genesi) il cui
divorzio dalla moglie Gina Davis deve avergli causato anche
una sorta di inaridimento artistico.
Una pellicola buona per il mercato dell'home video, servito
da attori per lo più sconosciuti, dalle limitate capacità
espressive, probabili ex-studenti
di recitazione al CEPU. Neanche l'immancabile scena sotto
la doccia, onnipresente in ogni film pseudo horror, riesce
a dare la minima soddisfazione agli impulsi più bassi
dello spettatore medio, così che alla giovane protagonista
viene negata la possibilità di mostrare le sue due
qualità, mentre al contrario i giovani protagonisti
maschi, recitano (?) spesso e volentieri a bicipiti e pettorali
scoperti, mostrando invidiabili tartarughe degne di un corso
di abbonamento a Men's Health. Opera destianata a prendere
velocemente polvere su qualche scaffale di un blockbuster
qualsiasi. [fabio melandri]
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