Snakes on a Plane
id.
Regia
David R. Ellis
Sceneggiatura
John Heffernan, Sebastian Gutierrez
Fotografia
Adam Greenberg
Montaggio
Howard Smith
Scenografia
James Hinkle
Costumi
Karen Matthews
Musica
Trevor Rabin
Produzione
Mutual Film Company
Interpreti
Samuel L. Jackson, Nathan Philiips, Julianna Margulies, Rachel Blanchard
Anno
2006
Genere
horror
Nazione
USA
Durata
100'
Distribuzione
Mediafilm
Uscita
29-09-06

Raro caso in cui il solo titolo è talmente esemplificativo da non necessitare alcun approfondimento della trama. Serpenti su un aereo. Idea, soggetto, trattamento e sceneggiatura in quattro semplici parole. Tutto il resto, dialoghi, recitazione, regia, effetti speciali, fotografia, musica e montaggio sono a loro funzionali. Psicologia zero, azione 100%. Sospendete ogni forma di verosimiglianza, spegnete il vostro cervello, annullate ogni ragionamento logico ed avrete un B-movie che non si vergogna affatto della propria identità. Una pellicola sconsigliata ai fobici di spazi chiusi e dei nostri amici striscianti. Un horror viscerale, primitivo, archetipo, di pancia.
Sean Jones è testimone dell’omicidio alle Hawai di un procuratore distrettuale noto per la sua caccia ad un pericoloso malvivente di nome Eddie Kim. Convinto a testimoniare dall’agente speciale dell’FBI Neville Flynn viene trasferito a bordo di un aereo passeggeri verso la città degli angeli. Ma durante il volo aereo una cassa di pericolosissimi serpenti viene liberata ed inizia l’assalto verso i poveri ed inermi passeggeri tra cui un Rapper di colore accompagnato dai suoi scagnozzi, una coppia di ritorno dalla luna di miele, due ragazzini che volano da soli per la prima volta, una donna con il suo bambino, un manager arrogante e presuntuoso e via discorrendo. Dal carattere dei personaggi brevemente descritti e tagliati con un’accetta assai affilata, lo spettatore può divertirsi ad immaginare l’ordine in cui verranno eliminati e soprattutto la modalità. I serpenti infatti non attaccano se non vengono stimolati o aggrediti per primi. Così i cattivi di turno hanno pensato bene di eccitarli attraverso i ferormoni, sostanze che i serpenti femmine emettono quando sono in calore e che hanno un effetto altamente dopante. I rettili, già simbolo fallico per eccellenza, si trasformano in feroci maniaci sessuali, vista la loro predisposizione ad aggredire organi genitali manschili e femminili oltre che ogni tipo di orifizio possibile ed immaginabile: bocche, occhi, orecchie. UNa buona dose di gore è così assicurata.
La presenza di Samuel L. Jackson nel ruolo dell’agente dell’FBI dona al film una sorta di aurea “cult” ma meglio sarebbe dire “scult” che farà la fortuna del film soprattutto in tv ed in DVD, mentre dietro la macchina da presa striscia silenzioso David R. Ellis che dopo un debutto con i toni leggeri della commedia (Quattro zampe a San Francisco) ha virato decisamente verso il cinema di genere a metà strada tra l’horror ed il thriller (Final Destination 2, Cellular).
[fabio melandri]



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